Francesco Cortellessa *
Dalla fredda, gelida serata di Bergamo di Lunedì, è veramente difficile tirar fuori qualcosa di positivo. Abbiamo visto una Lazio disorganizzata e senza idee, brutta e soprattutto distratta. Che il match contro l’Atalanta fosse importante era lampante, dopo i 4 pareggi consecutivi in campionato e le due sconfitte in Europa League i biancocelesti avevano l’obbligo di tirar fuori quantomeno una prestazione importante, che scacciasse l’incubo di una crisi. Invece tutto il contrario, la crisi c’è eccome. La Lazio subisce un gol nel primo minuto di gioco, inaccettabile perché è il gol che poi fa tutta la differenza del mondo, il gol con cui la Dea si porta ad un solo punto da noi. Un approccio totalmente sbagliato, un calo di concentrazione non più tollerabile per una squadra che dovrebbe ambire alle posizioni alte della classifica. E’ bastata una sola distrazione per farci perdere questa partita, che sapevamo essere difficile, ma comunque alla portata per quanto visto poi nei 90 minuti. Si, perché la Lazio nel complesso meriterebbe anche il pareggio, in realtà lo avrebbe anche acciuffato con Acerbi all’ultimo secondo, se non fosse che un tacchetto dello scarpino del centrale di trovasse in fuorigioco, segnalato ad Orsato solo dopo 3 interminabili minuti di review del VAR (menomale che non doveva essere una tecnologia invasiva, che sarebbe intervenuta solo in caso di grave errore). Pareggio però che effettivamente sarebbe servito a poco, un punto che non avrebbe stravolto la classifica e neanche il morale della squadra. La considerazione più ovvia è che probabilmente lunedi sera è calato il sipario, almeno momentaneamente sul 3-5-2, un modulo non più adatto in questo momento alla squadra di Inzaghi. Oltre all’ormai evidente problema della fase difensiva, si è aggiunta anche la sterilità del reparto offensivo, arma micidiale lo scorso anno, fucile inceppato in questa stagione. Le trame offensive della Lazio sono diventate prevedibili, statisticamente parlando la differenza rispetto alla scorsa annata è netta, ben 17 gol in meno, un’enormità.
L’altra considerazione importante da fare è su quanto sta mancando Lucas Leiva che è il cervello, il cuore e i polmoni di questa squadra. Nonostante le buone prestazioni di Milan Badelj, il brasiliano rimane insostituibile, un ingranaggio fondamentale di questo meccanismo. Si riparte subito Sabato all’ora di pranzo, con la Lazio che affronterà il Cagliari, in una sfida che è più che decisiva. La Lazio arriverà al confronto da squadra malata, che ha bisogno di guarire e che ha più che mai disperato bisogno di vincere. Per il Cagliari non sarà da meno però, gli uomini di Maran non verranno sicuramente all’Olimpico per fare da vittime sacrificali, tutt’altro. Servirà fare bene e conquistare un risultato che possa far lasciare alle spalle tutte le delusioni delle ultime settimane e dare inizio ad un nuovo ciclo di vittorie, per festeggiare al meglio le festività natalizie prima di tornare in campo a Bologna nella derby casalingo della famiglia Inzaghi. Proprio Pippo ha fatto un grande regalo al fratello, fermando sullo 0-0 il Milan al Dall’Ara. Ancora una volta i rossoneri non riescono ad allungare, adesso tocca a noi approfittare dei prossimi passaggi a vuoto per riprenderci di nuovo il quarto posto in classifica.
* tifoso Lazio