Serie B. Frena in casa il Palermo, punto d’oro per il Livorno. Pescara crolla a Verona.

Maurizio Spreghini

E’ una sedicesima giornata ricca di pareggi, ben cinque. E’ d’oro quello del Livorno che ferma la capolista Palermo, Il Pescara naufraga al Bentegodi. Strappo in avanti del Brescia che batte il Lecce e vola seconda. Frena bruscamente la Salernitana sconfitta a Carpi, gli emiliani lasciano la zona retrocessione diretta mentre i campani, perdono la zona playoff. Torna finalmente alla vittoria il Foggia sulla Cremonese, che lascia l’ultima posizione in classifica al Livorno. Pareggi per l’Ascoli con il Cittadella, tra il Perugia e lo Spezia, tra Crotone e Venezia e per il Cosenza con il Benevento. Il Padova da spettatrice, vista la sosta forzata, piomba in penultima posizione. Il Palermo vanifica l’occasione di allungare in classifica pareggiando al Barbera con il Livorno. Botta e risposta tra le due squadre, passano prima in vantaggio i rosanero con Moreo e Raicevic, neanche quindici minuti dopo,  ristabilisce la parità. E’ poi un Livorno più tonico ad avere le occasioni migliori, Diamanti e Di Gennaro su tutti, mentre il Palermo si limita a quella di Moreo allo scadere. Pari giusto. Il Verona al Bentegodi torna a fare la voce grossa, con un secco tre a uno si sbarazza dell’ex seconda Pescara. La squadra di Fabio Grosso va  avanti di tre gol nel giro di cinquanta minuti. Danzi e Di Carmine vanno a segno nel primo tempo, poi  è Del Grosso, con un autorete, a servire il tris ai veneti. Il Pescara riapre la partita a metà ripresa grazie alla rete di Mancuso, e non bastano sette di recupero per riprenderla del tutto. Il Verona balza in quarta posizione mentre il Pescara, ora terza e con la sosta forzata nella prossima giornata, ha solo un punto in più degli scaligeri. Ai piani alti pareggiano Cittadella, Benevento e Perugia e rimane quasi tutto invariato nella zona playoff. Ne approfitta solo il Brescia che, a spese della rivelazione Lecce, torna prepotentemente a saggiare la promozione diretta. E’ seconda. Al Rigamonti va prima sotto, in gol per il Lecce il solito La Mantia, poi Donnarumma in apertura di ripresa e Gastaldello, allo scadere, regalano a Corini tre punti d’oro. Il Palermo è ora a soli tre punti. Il Cittadella frena ad Ascoli dopo aver assaporato la vittoria. Schenetti la illude ma ci pensa  l’ex Ardemagni a riportare il risultato in parità. Cosenza e  Benevento devono scendere in campo due volte, la prima volta di sabato era stata rinviata per impraticabilità del campo, per collezionare poi un punto ciascuno. Un pari che cancella solo le sconfitte dell’ultimo turno, arrivate con lo Spezia per i padroni di casa e con gli scaligeri per i campani.  Lo Spezia raccoglie al Curi un pareggio più che meritato contro il Perugia. Un uno a uno finale dopo una gara combattuta da entrambe le parti, e che porta le firme di  Vido nel primo tempo, per il Perugia, e di Gyasi a metà della ripresa. Rimangono entrambe a poca distanza dalle prime posizioni. La Salernitana, sconfitta a Carpi, fa invece un enorme passo indietro in chiave promozione. Gara che si accende nel finale dopo che sul  tre a zero per gli emiliani sembrava già conclusa. In rete per il Carpi Pasciuti nella prima frazione, a cui replicano Concas e Vano nella ripresa. Nei cinque minuti finali esce fuori la Salernitana che, accorcia dapprima  con Casasola,  e che a due minuti dalla fine con Rosina riapre la gara. Non basta, i tre punti vanno al Carpi.  Nelle parti basse passo in avanti del Foggia che strapazza la Cremonese, mentre galleggia nella zona pericolosa il Crotone che non va oltre l’uno a uno con il Venezia. Festeggia il nuovo tecnico Pavone del Foggia, che con un secco tre a uno riporta i suoi alla vittoria. Apre Mazzeo ma neanche dieci minuti dopo Mogos riporta i lombardi al pari. Ci pensano sul finire di primo tempo Kragl e Iemmello a regalargli i tre punti. Ripresa a toni bassissimi e di rispetto sia in campo che sugli spalti, la morte di un tifoso della Cremonese, deceduto lungo il tragitto che portava i supporter grigio rossi a Foggia, rende il clima surreale e denso di amarezza.   A Crotone c’è il ritorno di Walter Zenga da ex, passato non felice visto che la squadra calabrese è poi retrocessa. I lagunari  vanno in vantaggio con Modolo alla mezz’ora del primo tempo,  ma  sono raggiunti nella ripresa da Budimir.  Un pari dalle tante emozioni con le squadre che giocano a viso aperto allo Scida, ma senza vincitori.