Il cucchiaio di Mauro Icardi da calcio di rigore risolleva l’Inter e trafigge una compatta Udinese. A San Siro il centoventesimo centro in maglia nerazzurra dell’argentino risolve una partita complicatissima. Con una giocata rischiosa, Icardi dimostra ancora una volta di essere freddo e lucido in momenti delicati e sopratutto di saper risolvere partite bloccate. L’Inter infatti dopo l’eliminazione dalla Champions, gestisce, orchestra e produce ma non concretizza complice l’impeccabile fase difensiva friulana. Il muro bianconero è distrutto però da un’esecuzione dagli undici metri. Spalletti propone un 4-3-3 lasciando fuori uno spento Perisic. Nel tridente c’è infatti spazio per le fiammate di Politano e Keita mentre Mauro Icardi viene schierato prima punta; nella zona nevralgica centrocampo atipico con Borja Valero e Joao Mario a supportare Brozovic in cabina di regia. Nicola risponde con un folto 3-5-2 o meglio 5-3-2 in fase di non possesso modulo nel quale spicca il tandem d’attacco leggero ma tecnico formato da De Paul e Pussetto. Una prima frazione che per certi versi ricorda quella contro il Psv. L’Inter infatti produce una notevole mole di lavoro offensivo sviluppando molte trame sulle fasce. Allo slancio nerazzurro non corrispondono conclusioni efficaci ed efficienti. L’occasione più pericolosa capita infatti sui piedi di Keita Balde agli sgoccioli dei primi 45’. Occasione neutralizzata da un ottimo intervento di Musso molto attento nella lettura come sul tiro deviato di Asamoah. L’Udinese a parte uno stop d’alta scuola eseguito da De Paul, abbassa la linea, tiene la squadra corta e pensa esclusivamente a non lasciare spazi e spiragli invitanti. La ripresa si riapre nello stesso modo ma l’Udinese mette i brividi. Mandragora non capitalizza e l’Inter ringrazia. La compattezza friulana è imperforabile e allora Spalletti decidere di far entrare il Toro Lautaro Martinez. Arriva una ghiotta occasione per Icardi che però non sfrutta l’ottima giocata di Keita. Le acque non si smuovono. Dentro Perisic per Keita autore di una prova determinata contro una squadra chiusa. Dopo svariati tentativi, l’episodio che non ti aspetti. Fofana la tocca con la mano sugli sviluppi un calcio d’angolo ma l’arbitro lascia proseguire. Tra la delusione del pubblico per il rigore non fischiato e la furia di Spalletti, il VAR fa il suo dovere e controlla dettagliatamente l’episodio. Il controllo è correte, Abisso ferma il gioco e decreta il calcio di rigore. Dal dischetto Mauro Icardi: freddezza glaciale, cucchiaio e centoventesimo ruggito in nerazzurro. L’argentino rompe gli equilibri di una partita complicatissima. La partita cambia. L’Inter è stanca ma orchestra. Icardi firma il raddoppio ma il gol viene annullato per fuorigioco. L’Inter si rialza e strappa tre punti essenziali soprattutto per il morale.