Premier. Liverpool-United: Klopp per non perdere la testa

Simone Dell’Uomo

Se Juventus-Inter è considerato il derby d’Italia, Liverpool-Manchester è storicamente trattato come il derby d’Inghilterra. Rossi contro diavoli rossi, la partita tra le due squadre più titolate d’oltremanica. Sarà il match clou della nuova giornata di Premier, che aprirà domani all’ora di pranzo con Manchester City-Everton. Un duello tra le due città, un duello a distanza in cui Pep Guardiola, dopo aver conquistato l’accesso agli ottavi di Champions da copolista del suo girone, punta a controsorpassare Klopp dopo la fuga rossa di sabato scorso. L’Everton vive un periodo delicato: dopo 13 punti su 18 ottenuti in pieno autunno è arrivata la papera di Pickford nel derby che ha minato certezze e spaventato un gruppo ambizioso ma estremanente giovane. Sono arrivati due soli punti nelle gare interne con Newcastle e Watford, punti persi che fanno male nella corsa alla prossima Europa League, ormai chiaro obiettivo dell’audace e ambizioso manager Marco Silva. L’Everton è un team giovane che gioca bene, cerca di imporre le sue qualità e affronta ogni avversario a viso aperto. Preda perfetta per un City che sta recuperando tutti i suoi effettivi e sa farti male: tra due squadre che giocano bene in Premier vince spesso la migliore, e da questo punto di vista non esistono squadre più belle dell’undici di Guardiola. Per questo Sterling e i due Silva e soprattutto un Sanè in grande spolvero scaldano i motori, davanti spazio ancora a Gabriel Jesus in attesa di recuperare la massima forma di Kun Aguero. Tornando al piatto forte della giornata, domenica il Liverpool dovrà con ogni probabilità ribaltare ancora il Manchester City, ma non sarà facile perchè Klopp non affronterà uno qualunque, bensì uno specialista nel guastare piani e feste altrui come Jose Mourinho. Mou, a dispetto dall’andamento altalenante tra campionato e Champions, a Valencia ha fatto riposare i suoi elementi più velenosi: Rashford e Martial sono dunque pronti a silenziare Anfield. La difesa United non rappresenta tuttavia una roccaforte: anche in casa Liverpool i solisti Salah e Manè scaldano i motori. Probabile l’impiego di Shaqiri, per un 4-2-3-1 più offensivo che mai. Il fischio d’inizio del match è previsto per le 17 di domenica, sarà l’appuntamento conclusivo di un weekend di Premier che regalerà partite vibranti e segnali preziosi. Uno degli ultimi prima del Christmas Period, sarà fondamentale non perdere punti. Soprattutto per un Tottenham reduce dall’euforica ed inaspettata notte di Barcellona, un Tottenham qualificato agli ottavi di Champions contro ogni pronostico: rimonta favolosa quella di Pochettino, giustizia fatta contro un’Inter spesso e volentieri fortunata e mai continua. Gli Spurs alle 16affronteranno il Burnley a Wembley: Pochettino predica massima concentrazione, serve testa sul pezzo, per utilizzare una metafora giornalistica. Il Tottenham è maturato, schiaccia sassi e non sembra più perdere punti come le piccole come tanti anni fa. L’argentino ha chiesto espressamente ai suoi ragazzi di voler accorciare dalla vetta, vuol continuare a sognare, ma serve battere un Burnley a caccia di punti salvezza rinvigorito dal successo sul Brighton, tre punti fondamentali che dalle parti del Lancashire hanno apprezzato come acqua nel deserto. In piena corsa Champions, soltanto a due lunghezze dal Tottenham, spingono anche Chelsea e Arsenal. I blues sono tornati grazie al successo sul City, l’Arsenal ha ripreso a volare mostrando le qualità di Emery. Chelsea domenica sul campo del Brighton, Arsenal a pochi metri di distanza protagonista a Southampton. Gabbiani tranquilli, impegno agevole per Sarri. Decisamente più ostico l’impegno di Emery, perchè da quelle parti i Gunners hanno sempre sofferto. Ralph Hasenhuttl, scelto dalla dirigenza per St Mary’s per sostituire l’esonerato Mark Hughes, ha disperato bisogno di punti salvezza: ha bisogno di punti e subito onde precipitare in Champinship. Ovviamente Ranieri tiferà Emery, Ranieri impegnato alle 18.30 del sabato in un derby chiave per il suo cammino, in quanto ancora tristemente ancorato all’ultimo posto in graduatoria. Al Craven Cottage arriva un lanciatissimo West Ham, che ha finalmente digerito ed ingranato i meccanismi richiesti da Manuel Pellegrini: tre vittorie consecutive per i martelli, nonostante le assenze di Arnautovic e Lanzini. Mitrovic dovrà abbattere la resistenza di Balbuena e Diop, ma Claudio sembra più preoccupato per la nuova smagliante forma di Chicharito Hernandez, elemento temibilissimo a sorprendere l’allegra difesa del Fulham, vero e proprio cruccio di Ranieri. Il tecnico romano esige risposte dai suoi difensori, marcare il messicano e Felipe Anderson costituirà un test chiave in tal senso. Non solo Fulham, come sempre il sabato di Premier regalerà segnali cruciali in chiave salvezza. Cerca infatti continuità il Palace col Leicester, duello terrificante tra Huddersfield e Newcastle, sogna il colpaccio il Cardiff a Watford. In chiusura in arrivo gol e spettacolo tra le rivelazioni Wolves e Bournemouth.