Francesco Cortellessa *
Torna finalmente in azione la nostra Lazio dopo l’ultima sosta per le nazionali del 2018. Si torna a fare sul serio, torna in campo la nostra squadra e torna in campo con lei il nostro Ciro Immobile, maltrattato e preso di mira in questo intermezzo di calcio Nazionale. Assurdo il linciaggio mediatico nei suoi confronti, dopo l’opaca prestazione contro il Portogallo. È stato accusato di non essere all’altezza della situazione, di essere un attaccante poco decisivo fuori dall’Italia, di essere l’esempio di quanta mediocrità ci sia nel movimento italiano se lui è la punta più forte che abbiamo. Basterebbe guardare le statistiche: 22 presenze tra Champions ed Europa League e 13 gol, capocannoniere della scorsa edizione dell’Europa League, 76 gol nelle ultime due stagioni e mezzo. Numeri da capogiro, sia in Italia che in Europa. Ormai la pressione di cui è stato caricato dopo la bastonata di Italia-Svezia è diventata insostenibile anche per un attaccante dalle spalle larghe come lui, gioca contratto è timido, un lontano parente del bomber tritarecord Biancoceleste. La partita con il Portogallo sembra sia stata pareggiata solo per colpa sua, mentre per Lasagna si è stati clementi per i suoi errori davanti porta contro gli USA, parlando di “porta stregata”. Per Immobile non ci sono alibi, ha mostrato tutti i suoi limiti, non è adeguato. Basterebbe riflettere sul fatto che se Biraghi prima e Politano poi, non avessero segnato allo scadere contro Polonia e Stati Uniti, la nostra Nazionale sarebbe rimasta a secco per ben 3 partite consecutive e solo in una di queste l’attaccante biancoceleste è partito titolare. Perciò bisognerebbe spostare l’attenzione su tutta la fase offensiva, non solo dove fa più comodo, dove è più facile trovare consensi, altrimenti il movimento Nazionale è destinato a non evolvere e crescere mai, schiavo delle solite quattro chiacchiere da bar. Fortunatamente il nostro bomber torna a casa sua, dove lo aspettano i suoi tifosi per coccolarlo come sempre e dove lo aspetterà una partita che potrà rilanciarlo alla grande. Lo scorso anno sigló una meravigliosa tripletta al Milan, sfoderando tutto il suo repertorio. Domenica abbiamo bisogno che ripeta un’altra prestazione monstre, come quella di un anno fa, per approfittare di un Milan in grande emergenza. King Ciro è pronto a riprendersi il trono, è pronto a cancellare le ingiuste critiche piovute su di lui dopo la parentesi nazionale. Il Milan è avvisato.
* tifoso Lazio