Maurizio Spreghini
Giornata pirotecnica quella che tra domani e domenica andrà in scena sui campi della cadetteria. Perché se da una parte spicca il match clou tra le due battistrada Pescara e Palermo, che chiuderà di fatto la dodicesima giornata domenica sera, dall’altra c’è il classico per la serie B Brescia-Hellas Verona. Senza dimenticare Perugia-Crotone che, per la prima volta da allenatori, metterà di fronte i due Campioni del Mondo del 2006 Nesta e Oddo. Settimana d’esoneri e subentri sulle panchine di serie B, e mentre Rastelli, neo allenatore della Cremonese, dichiara che i playoff sono l’obiettivo primario del suo avvento, dall’altra Lucarelli è costretto ad abbandonare il suo Livorno, l’esonero da parte della società è arrivato l’indomani della sconfitta casalinga con il Perugia, con Roberto Breda che è stato designato a traghettare la squadra il più presto possibile verso zone della classifica meno agitate. Anche il Padova cambia conduzione tecnica dopo lo zero a zero con in Cittadella, esonerato Bisoli subentra Foscarini. Riposa i Foggia.
Partiamo dall’inizio, anzi dall’ultima gara in programma, con quel Palermo-Pescara che metterà di fronte le due regine del girone. Distanziati di una sola lunghezza i siciliani dagli abruzzesi, con i rosanero che dopo aver toccato per una sola notte la testa della classifica, complice la vittoria susseguente del Pescara nel posticipo che vanificò tutto, il Palermo al Barbera questa volta l’occasione per esserlo fino al prossimo turno ce l’ha per davvero. Sfida tra titani che promette scintille. Potrebbe approfittarne l’Hellas Verona impegnata a Brescia, in quel classico della cadetteria che a più riprese ha infiammato la seconda serie del calcio professionistico. Scontro tra due squadre divise da una forte rivalità, con i veneti che devono riprendere assolutamente la marcia dopo i troppi passi falsi, e i lombardi che dopo l’avvento di Corini hanno inanellato un filotto da promozione diretta.
All’Arechi si respira ancora aria di alta classifica seppur la Salernitana sia uscita sconfitta a Venezia, con quel ruolino di marcia di tre vittorie casalinghe consecutive che metterà sul piatto contro lo Spezia, ospite sabato. Squadra quella ligure che ha riposato nell’ultima gara, ma che cerca fortemente i tre punti per entrare nella zona verde dei playoff. Nesta e il suo Perugia al Curi ospiteranno nell’anticipo di domani sera Oddo e il suo Crotone. Sfida d’amarcord tra due ex giocatori che appena dodici anni fa hanno tenuto in fibrillazione l’Italia calcistica, tra l’altro compagni di squadra nel Milan nel quadriennio 2007/2011, e che ora da allenatori tentano la scalata al calcio che conta partendo dalla cadetteria. Gli umbri sono reduci dalla vittoria in casa del Livorno, i calabresi dal pareggio interno con il Carpi.
Al Sandro Cabassi il Carpi attende il Benevento. Match tra due squadre che nell’ultima uscita non hanno brillato, il Carpi viene dal pareggio di Crotone con i sogni interrotti dall’incubo della penultima posizione in classifica, il Benevento che nutre ambizioni di successo viene invece dal clamoroso passo falso interno con l’Ascoli. Per entrambe vincere è la priorità. Ascoli-Padova vedrà l’esordio di Foscarini sulla panchina veneta. Se da una parte i marchigiani nelle ultime quattro gare ne hanno vinte tre, con la zona playoff a un passo, dall’altra non si assapora la vittoria da nove e la zona rossa è veramente dietro l’angolo.
Livorno calcistica riparte da Cremona, i neo tecnici Breda e Rastelli alla ricerca dei primi punti utili della loro gestione. Tre punti da conquistare che risultano fondamentali già a questo punto della stagione, perché se in terra toscana si cercherà di uscire dai bassifondi della classifica, dall’altra è prioritario non piombarci.
Se Salerno ha gli occhi puntati sul big match del Barbera a Lecce si farà altrettanto. I salentini autentica rivelazione di questo avvio stagionale, da neo promossi non potevano sperare di meglio visto il sesto posto in classifica, saranno ospiti al San Vito del Cosenza. Avversario che tra le mura amiche non è un fulmine di guerra, solo una vittoria sulle cinque disputate, ma che ha un bisogno incommensurabile di tre punti per lasciare la quart’ultima posizione. Il Cittadella dopo il pareggio di Padova attende al Tombolato il Venezia. Zenga ha dato indubbiamente un altro spessore ai lagunari, con lui nelle quattro gare disputate due vittorie e due pareggi, il Cittadella invece dopo la vittoria in casa della capolista, tre domeniche fa, sembra aver frenato la sua corsa di inizio stagione con i due pareggi delle gare susseguenti.