Simone Dell’Uomo
Vittoria pesantissima del Milan, che al termine di una partita bellissima batte 3-2 la Sampdoria e scaccia la crisi post derby. Contavano i 3 punti, e 3 punti sono arrivati. Per tornare a viaggiare sui binari giusti, Gattuso sceglie un 4-4-2 offensivo e aggressivo, scegliendo davanti l’artiglieria pesante premiando per la prima volta la coppia Higuain-Cutrone. Meno equilibrio, meno tattica, più determinazione: Patrick rappresenta l’uomo giusto in questa fase specifica della stagione rossonera. Parte infatti subito forte il Milan, determinato a rispondere alle richieste morali di Gattuso, tecnico che vuole reazione e letteralmente 11 leoni in campo. Milan in vantaggio con la solita pennellata di Suso, che pesca Cutrone, il predestinato che fa come sempre il suo mestiere: colpo di testa e palla in rete. Sul più bella sale in cattedra però l’uomo che non ti aspetti, Riccardo Saponara, ex prodotto del settore giovanile in cerca di rilancio alla corte del suo Marco Giampolo. E proprio ispirato da San Siro salta prima Calabria, batte Donnarumma per l’1-1, poi trova un lancio fantastico per Quagliarella che dall’alto della sua esperienza non si fa pregare e porta addirittura avanti l’undici doriano. Scende il gelo a San Siro, Gattuso vede i fantasmi, ma stavolta i suoi non mollano: gran duetto tra Higuain e Cutrone e pareggio del Pipita. Nel finale del primo tempo si fa sentire la stanchezza per le fatiche europee, il Milan abbassa il ritmo e Gattuso abbraccia l’intervallo per riequilibrare le idee. Nella ripresa i rossoneri partono fortissimo, spingendo a destra e affidandosi alla fantasia di Suso. Il suo sinistro a giro può far male: prima Audero risponde presente, al secondo tentativo palla in fondo al sacco. Gran diagonale sul palo lungo, esplode San Siro. Il Milan é stanco, onore alla Samp di Giampaolo che non molla e impone il suo gioco. I telespettatori apprezzano, gran bella partita tra due squadre che amano giocare a calcio: fin qui una delle migliori parentesi di Serie A dall’inizio dell’anno. Gattuso cerca equilibri, vuole poca distanza tra i reparti, pertanto entra Samu Castillejo ad agire tra le linee al posto di Cutrone. Positivo l’ingresso in campo del talento spagnolo, che confeziona l’assist per Laxalt che da pochi passi colpisce clamorosamente il palo e non chiude la partita. Giampolo perde Defrel che si stira nel finale ed è costretto ad abbandonare il campo. Entra un impalpabile Kownacki, che non trova mai il guizzo giusto. Nonostante il bel palleggio doriano, il Milan soffre poco, difendendo bene e attentamente, dimostrando di aver compreso eccome gli errori del derby e gli spazi concessi al Betis. Finisce così, finisce 3-2: Gattuso tira un forte sospiro di sollievo e abbraccia tutti i suoi pupilli in campo, esulta San Siro, il Milan riparte.