Francesco Cortellessa *
Le partite contro Parma e Marsiglia ci consegnano una versione della Lazio nuova, inedita. La Lazio 3.0 Inzaghiana è diventata una squadra capace di soffrire, attendere, pazientare e fare male nel momento giusto. Una Lazio in grado di gestire le fasi del match, una Lazio che ragiona finalmente da grande squadra, che non parte all’arrembaggio, sbilanciandosi ma che si impone con equilibrio e personalità. Con queste caratteristiche la squadra di Inzaghi ha conquistato la sesta vittoria in campionato e probabilmente ipotecato il passaggio del turno in Europa League. I biancocelesti con due prestazioni di enorme valore, alzano la voce e danno un messaggio a tutte le rivali: noi ci siamo. A Parma, con 4.000 tifosi al proprio fianco, i nostri ragazzi hanno dimostrato pazienza, hanno dimostrato di non voler mollare mai, anche quando il risultato sembrava ormai scontato. Ci hanno pensato le “seconde linee”, Correa e Berisha, entrati dalla panchina e attori principali della riscossa Lazio. L’albanese conquista il rigore dell’1-0, El Tucu sigla il definitivo 2-0. A Marsiglia invece, l’hanno decisa 3 dei giocatori più criticati a mettere una seria ipoteca sul passaggio del turno in Europa League. Ci ha pensato Wallace di testa, ha proseguito un Caicedo monumentale, autore del momentaneo 0-2, ha concluso Adam Marusic con una perla che ha siglato il definitivo 1-3. Un match dominato dal primo all’ultimo minuto, prestazione maiuscola che ci toglie un peso dal cuore in più, consegnando nelle nostre mani il destino del passaggio del turno. Basterà una vittoria in casa al ritorno contro i francesi per chiudere definitivamente il discorso qualificazione. Ora testa solo all’Inter. La vendetta è un piatto che va servito molto freddo. I nostri ragazzi tengano a mente le immagini dei giocatori nerazzurri festanti davanti il nostro pubblico. Una vittoria Lunedì darebbe una spinta clamorosa al gruppo e all’ambiente. Non è una mission impossible, è una sfida all’altezza di una squadra che tra lo scetticismo solito degli addetti ai lavori, si sta facendo strada a suon di grandi prestazioni. È il momento giusto, il momento di vincere un grande match, il momento di zittire gli scettici e di urlare, tutti insieme, a gran voce “la Lazio c’è!”.
* tifoso Lazio