Domani il derby Inter-Milan. Gattuso: “Rispetto ma niente paura”

L’ottimismo fa parte del suo dna, quello di Gennaro Gattuso che guarda al derby di domani con la voglia e la convinzione di riscrivere la storia. “L’Inter è una squadra forte, con tanti campioni – ha esordito il tecnico in conferenza stampa  -. Dobbiamo saperli rispettare l’avversario, ma non aver paura.  Dobbiamo giocare come sappiamo, con determinazione e coraggio. Loro hanno più fisicità, ma noi dovremo saper sfruttare al meglio le nostre caratteristiche. Non c’è un modo per preparare una partita come questa, si prepara da sola e noi dobbiamo essere bravi a non sentirla troppo e a non sprecare energie. L’Inter è una squadra forte. Lo sta dimostrando anche in Champions. Ha battuto il Tottenham e non è facile. Hanno grandi valori. Ha fisicità e qualità. Dovremo stare molto attenti. Non dovremo commettere errori e avere paura. Dobbiamo rispettare l’Inter, ma dobbiamo giocare come sappiamo fare, senza avere paura. Dobbiamo dimostrare di essere migliorati su questo aspetto. Serve tanta serenità, e questa la debbo dare io. Tante volte mi sono sforzato per creare un clima tranquillo. Questa settimana mi è riuscito spontaneo, naturale. Ho esperienza e conosco bene i ragazzi. Non ho dato pressioni. I ragazzi si sono allenati con grande voglia, anche se abbiamo qualche problemino a livello fisico”. A che punto è il Milan, lo spiega Gattuso. “Siamo una squadra in crescita. Con l’Inter dovremo fare bene entrambe le fasi. Non basta saper pallegiare e creare occasioni, ma dovremo saper soffrire e tenere bene il campo. Hanno caratteristiche che ci possono mettere in difficoltà. A livello mentale comunque nell’ultimo mese siamo molto migliorati. Se prendiamo i singoli calciatori loro hanno caratteristiche diverse da noi.  Abbinano qualità e fisicità. Noi a livello tecnico non abbiamo nulla in meno, ma a livello fisico qualche differenza c’è. Se sarà la partita della svolta, dico solo che sarà importante per le tifoserie, ma i punti sono sempre tre. Le partite occorre prepararle e giocarle. E’ normale che le vittorie diano entusiasmo e aiutino. Siamo una squadra che a livello mentale è più forte dell’anno scorso. Pensiamo gara dopo gara, a fare una grande prestazione. Siamo alla nona giornata e ci sono ancora tanti punti a disposizione. Non penso alla differenza di punti con l’Inter. L’importante è mettere in campo la migliore squadra possibile”. In campo di derby ne ha vinti tanti. Su come vincere questo, nicchia. “Forse con le grandi giocate, con una grande preparazione alla partita e un pizzico di fortuna. L’anno scorso nell’ultimo derby di campionato siamo stati molto fortunati. Abbiamo fatto 0-0, ma meritava l’Inter. Io da giocatore ero molto teso, ora da allenatore vivo molto meglio il derby. Spero di vincerlo il derby, mi piacerebbe molto”. L’Inter ha Icardi, il Milan Higuain. “Mi affido al collettivo. O Higuain si inventa qualcosa da solo come ha fatto Weah, oppure qualcuno la palla gliela deve dare. Dobbiamo metterlo in condizione di segnare”. Serve tanta grinta, la stessa che Gattuso sapeva mettere in campo da calciatore. “La grinta non si trasmette. Si trasmette la mentalità. Tante volte occorre capire con chi si parla. Alcuni non reggono la pressione e puoi creare solo dei problemi. L’anno scorso all’inizio ho commesso questo errore. Occorre preparare bene la partita, con tranquillità. Certo, se ci sono delle situazioni da correggere, intervengo. La fisicità è la caratteristica dell’Inter. Noi abbiamo il palleggio. Dobbiamo stare molto attenti sulle marcature e dobbiamo aggredire sugli esterni per evitare i cross. In difesa l’Inter è forte e ha grande qualità in attacco. Dobbiamo avere coraggio. Non possiamo affrontarli con le loro stesse armi”. Gattuso contro Spalletti. “Per arrivare al suo livello, per me la strada è ancora lunga. Riesce sempre a trovare strade tattiche importanti. E’ un punto di riferimento per noi allenatori giovani. E’ uno con la mente molto aperta. Non conta l’età. Ha vissuto tante epoche di calcio, ma è sempre bravo a capire quando può fare dei cambiamenti e cambiare fisionomia alle sue squadre”. All’Inter però non toglierebbe nessuno. “Sono tutti forti. Tutti i titolari. E’ il collettivo che fa paura, non i singoli giocatori”. E allora andiamo a giocarlo questo derby. Quello di Gattuso è già cominciato.