Amichevole. A Genova c’è Italia-Ucraina nel ricordo delle vittime del ponte Morandi. Mancini: “Conta solo vincere”

“Sindrome da amichevole? Spero di no, iniziare a vincere è importante. L’Ucraina è un’ottima squadra con allenatori di scuola italiana”. Il ct Roberto Mancini cala i veli sull’Italia che domani sera affronterà a Genova l’Ucraina. “Insigne ha cambiato ruolo ed è un giocatore importante, Bernardeschi continua a migliorare. Sicuramente ci sarà il tridente, alcuni giocatori faranno due partite. Alcuni sono più in condizione di altri. Sono rimasti sei giocatori d’attacco, ma l’unico vero centravanti è Immobile. Mi spiace solo aver perso 4-5 giocatori per infortunio. In porta ci sarà Donnarumma mentre Mancini spera di recuperare Chiellini. A centrocampo ci sarà Verratti: “Torna dopo un po’ di tempo, per me è importante. È chiaro che vederlo nel club è diverso che vederlo in Nazionale, spero possa dare un ottimo apporto”. Accanto a Mancini, nella conferenza stampa della vigilia, i “genovesi” di Genoa e Sampdoria  Criscito e Caprari: “Sarà molto emozionante giocare nel mio stadio con la maglia della Nazionale – ha detto Criscito -, speriamo di regalare gioie alla gente, e’ un’amichevole ma sempre importante”. Di fronte all’Italia ci sarà l’Ucraina di Shevchenko e Tassotti: “Cercheremo di mettere in campo una squadra competitiva nonostante abbiamo qualche problema. In questo periodo è molto difficile trovare equilibrio con i giocatori. Noi non avremo Yarmolenko per il resto vediamo domani. Cercheremo però di mettere in campo una squadra competitiva e fare una buona partita perchè ci teniamo tanto”, le parole dell’ex attaccante del Milan. Una partita che non a caso si giocherà a Genova. Dopo la visita della Nazionale sotto il Ponte Morandi di questo pomeriggio così come in precedenza aveva fatto la delegazione ucraina, domani sera al 43esimo la partita si fermerà per 30 secondi (per ricordare le 43 vittime) mentre i 600 sfollati sono stati invitati dalla FIGC a vedere la partita e  100 ragazzi della “zona rossa” sono stati invitati a vedere l’allenamento pre-gara. Ai nove bambini rimasti orfani la FIGC pagherà gli studi per i prossimi tre anni in modo da potergli far proseguire il proprio percorso scolastico.

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