Francesco Cortellessa *
Non poteva concludersi in modo migliore il primo mini-ciclo della stagione per la Lazio. Il totale dice 5 partite e altrettante vittorie per i nostri ragazzi, capaci di piegare Frosinone, Empoli, Apollon Limassol e per finire Genoa e Udinese, spazzate via con un 4-1 casalingo ai danni dei genoani, ed un 2-1 corsaro in Friuli. Le due ultime sfide contro i rossoblù e i bianconeri ci hanno restituito in toto la bella Lazio che tanto bene ci aveva abituato lo scorso anno, vincendo entrambe le partite con merito e sfoderando due prove estremamente solide e ordinate. Ci ha messo tanto del suo Simone Inzaghi stavolta, che nel match dell’Olimpico di domenica pomeriggio, ha sorpreso tutti mandando in campo dal 1’ Felipe Caicedo in tandem con Ciro Immobile. Esperimento perfettamente riuscito che ha dato i suoi frutti dopo pochissimi minuti dal fischio di inizio, con l’ecuadoreno a timbrare il cartellino di testa su un assist di Milinkovic-Savic. Caicedo poi, ha messo lo zampino anche sul gol del momentaneo 2-0, rubando palla a centrocampo e servendo Parolo che ha poi imbucato Immobile, il quale solo davanti al portiere ha siglato la sua seconda rete in Serie A. Nel secondo tempo poi, c’è stato spazio anche per il ritorno al gol di Sergej Milinkovic-Savic, che con un grande stacco di testa ha fulminato l’ex Marchetti. Una rete preziosa per il Serbo che può sbloccarlo anche psicologicamente e farlo tornare a rendere in maniera più serena, come si è già visto domenica. Mentre il 4-1 al Genoa ha convinto per intensità e facilità di trovare il gol, la partita di Udine è stata una lampante dimostrazione che i biancocelesti hanno grandissima fame e una rosa profonda e di livello. Mercoledì sera contro l’Udinese Mister Inzaghi ha optato per un turnover massiccio, tenendo in panchina 3 pilastri come Leiva, Milinkovic e Immobile per fare spazio a Badelj, Correa e Caicedo. Ancora una volta scelte premiate, con Badelj autore di un’ottima partita (trovo personalmente allucinanti i voti bassi di alcune testate giornalistiche) e Correa che si è sbloccato siglando la meravigliosa rete dello 0-2, gesto tecnico e fisico da vedere e rivedere, sprazzi di un giocatore che potrà dare tantissime soddisfazioni al popolo laziale. Nella sua esultanza, in quella lingua di fuori e quello schiaffo sul petto, c’è la voglia di chi vuole emergere, di chi ha voglia di dedicarsi totalmente alla causa, e alla Lazio serve proprio questo, serve la fame e il desiderio di stare in campo. In questi due turni Inzaghi ha potuto mettere in mostra tutto il suo reparto offensivo, facendo capire ai suoi ragazzi che in campo ci va chi sta meglio, chi si allena meglio, chi si dimostra volenteroso e pronto. La “sua” Lazio (come ha ribadito più volte tra interviste e conferenze) non si vuole fermare qui, non adesso che c’è uno dei match più delicatI della stagione. Guai a sottovalutare la Roma, che già mercoledì ha ripreso il suo cammino sbarazzandosi del Frosinone con un pesante 4-0. I giallorossi sono una squadra forte, solida e con campioni che possono cambiare l’esito del match in ogni istante. Negli ultimi anni il contesto di questo match è passato da partita che aveva senso vincere solo per la forte rivalità tra le due squadre, a vero e proprio scontro diretto per la Champions League. Sono 3 punti preziosissimi quelli in palio sabato, che possono riavvicinare la Roma, o far tentare la prima fuga della Lazio. I biancocelesti hanno mostrato i muscoli, hanno dato prova di essere squadra difficile da affrontare, sicuramente andremo ad affrontare il derby con spirito combattivo e convinzione di essere alla pari dell’avversario. Sarà poi il campo, giudice supremo, a scegliere la sua romana preferita. Buon derby a tutti.
* tifoso LazioÂ