Domani Juve-Napoli. Allegri: “Più importante per loro, ma vogliamo riscattare il ko dello scorso anno”

Arriva la prima sfida scudetto del campionato. Siamo solo alla settimana ma lo Juventus-Napoli di domani promette spettacolo ed è sicuramente una sfida affascinante e avvincente. Prima contro seconda, Allegri contro Ancelotti, tanti campioni in campo e una rivalità che negli ultimi anni è aumentata sempre di più. “Abbiamo avuto poco tempo per preparare la gara, ma lo stesso vale per il Napoli. Sarà una bella partita, che sul piano della classifica conta più per loro che per noi – esordisce in conferenza stampa Massimiliano Allegri -. “Una squadra che non ha cambiato molto a livello di giocatori, ma si sta già vedendo che il Napoli ha preso le sembianze caratteriali del nuovo allenatore, sarà una bella partita, dovremo farci trovare pronti, servirà grande entusiasmo, i tifosi dovranno essere molto presenti anche perchè c’è da riscattare la sconfitta dell’anno scorso. Noi siamo in un buon momento”, ha spiegato Allegri che, almeno per adesso, considera gli azzurri la rivale numero 1.

“Il Napoli in questo momento è a -3, ha giocato partite importanti, noi dobbiamo pensare a vincere. L’Inter si sta riprendendo, il Milan e la Roma sono ancora indietro, ma vincere non è facile, è sempre difficile perchè vince soltanto una squadra, quest’anno per noi è un’altra sfida, poi c’è anche l’ennesima sfida in Champions dove servirà anche un pizzico di fortuna. Bisogna tenere i piedi per terra e fare un passo alla volta, il Napoli al momento a -3, è una partita importante, ma per la classifica lo è soprattutto per loro”. Con Ancelotti molte cose in comune. “Siamo simili nel modo di affrontare le cose, veniamo dalla stessa scuola. Lui ha vinto moltissimo, poi ognuno ha le sue caratteristiche. Ma chi vince ha le qualità per farlo. Lui ha vinto tutto, stamattina guardavo il palmares e a un certo punto ho smesso perchè ha vinto talmente tanto…”, dice Allegri che parla di un allenatore “che trasmette serenità, per il modo in cui si approccia, in cui parla, rende le cose molte semplici, lo ha dimostrato nei tanti anni di carriera che ha fatto. Chi vince qualcosa ha, quel che conta è entrare nella testa dei giocatori, poi basta metterli al loro posto, metterli insieme e fargli dare il massimo a livello emotivo, certo poi contano anche gli schemi, ma per vincere ci vogliono i grandi giocatori, altrimenti non riesci a farlo. Tra arrivare secondo e arrivare primo c’è una bella differenza, una cosa è arrivare tra le prime 4, un’altra vincere. Carlo è un maestro in questo, anzi un professore”.

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