Gianluca Malavisita
Lazio che trova la terza vittoria consecutiva in campionato e si sbarazza del Genoa di Ballardini con un perentorio 4-1. Le reti di Caicedo, Milinkovic e la doppietta di Immobile, fanno sorridere Inzaghi e tifosi che rivedono la Lazio di un tempo. Squadra che si diverte e fa divertire, manovre avvolgenti e gioco corale, eccolo il marchio di fabbrica biancoceleste. Si Parte con Inzaghi che stupisce tutti e sceglie l’attacco pesante formato dal duo Immobile e Caicedo. Il calciatore ecuadoriano si è guadagnato il galloni da titolare dopo l’ottima prestazione in coppa contro L’Apollon, scalzando gente del calibro di Luis Alberto e Correa. Per il resto Lazio titolare con Strakosha estremo difensore; Wallace, Acerbi e Caceres (che sostituisce l’infortunato Radu) nel 3-5-2 dei biancocelesti. Marusic, Parolo, Leiva, Milikovic e Lulic a metà campo, più il duo inedito di attaccanti. Ballardini risponde schierando uno speculare 3-5-1-1 con Marchetti tra i pali; Biraschi, Spolli e Zukanovic in difesa; linea mediana con Gunter, Romulo, Bessa, Hiljemark e Criscito. In attcco Medeiros sostituisce Pandev non al top della forma, e Piatek fa il centravanti.
Lazio arrembante della prima frazione, con i ragazzi di Inzaghi che sembrano aver ritrovato lo spirito e la voglia di un tempo. Il gioco scorre fluido, avvolgente, e il recupero della sfera arriva sempre puntuale sulle seconde palle. La sblocca Caicedo già al sesto minuto, confermando l’intuizione del Mister. Wallace, partito dal centrosinistra, lancia da 40 metri dentro l’area di rigore, Milinkovic fa sponda e assist per l’inserimento della punta, che in tuffo di testa la butta dentro per l’1-0. Il Genoa è frastornato e non sembra entrare in partita. Ci prova Piatek a suonare la carica. Hiljemarik non è tenuto bene da Acerbi e il genoano innesca il polacco al tiro che arriva debole fra le braccia di Strakosha. I laziali continuano a macinare gioco. Milinkovic fa a sportellate con l’intero centrocampo avversario e Caicedo (il migliore dei suoi nel primo tempo) si avventa su tutti i palloni. Infatti al minuto 22 arriva il raddoppio dei padroni di casa. L’ecuadoriano recupera palla a metà campo beffando Bessa, la sfera arriva a Parolo che imbuca per Immobile. Il bomber di Torre Annunziata si ricorda di essere un cecchino spietato dentro l’area di rigore e con un rasoterra di sinistro manda la palla nell’agolino per il 2-0. Ballardini cambia in corsa: fuori Spolli e dentro Kouamè. Si passa al 4-3-1-2, con Medeiros trequartista e Piatek più l’ex Cittadella in avanti. Il nuovo entrato ci prova proprio allo scadere, ma il suo tiro rasoterra è bloccato da Strakosha per l’ultima occasione del primo tempo. Nella ripresa il Genoa sembra reagire e sfrutta subito l’occasione capitata sui piedi del suo centravanti. Passa un minuto e i rossoblu accorciano le distanze. Kouamè si invola sulla sinistra, serve al centro Piatek che sfrutta l’errore di Acerbi in disimpegno, e sul rimpallo si presenta solo davanti Strakosha. Gol per il polacco, che si riporta in vetta alla classifica de marcatori. Ma la Lazio non cede. Ci pensa Milinkovic a ristabilire il doppio vantaggio. Passano 7 minuti e il serbo fa tutto da solo. Apertura sulla sinistra per Lulic che arriva al cross. L’inserimento del centrocampista è perfetto per il potente colpo di testa del 3-1. Palla sul secondo palo e nulla da fare per Marchetti. Il Genoa si sgonfia ed è la Lazio a creare ancora tre nitide palle gol. Prima con Caicedo, che sfrutta il filtrante di Marusic (ottima la sua prova sulla destra) ma non trova la porta; poi con Milinkovic, che arriva al tiro da fuori dopo una straordinaria azione di “palla vanti palla indietro” combinata sulla sinistra da Immobile e Lulic; e infine con Parolo. Classico inserimento del centrocampista che su cross anticipa il difensore ma la manda fuori di poco. Alla fine chiude i conti Immobile (bella l’azione sulla sinistra del subentrato Correa), che trova la doppietta e consegna alla lazio una vittoria importantissima per il proseguo del campionato.
Lazio scacciacritiche a pochi giorni dalla trasferta di Udine e dal derby capitolino, con giocatori e tifosi che tornano a sognare grandi traguardi.