Champions. Il Napoli domina ma non sfonda: con la Stella Rossa è solo pari

Francesco Raiola

Inizia con un pari esterno e tanti rimpianti la Champions del Napoli. Un punto portato a casa da Belgrado che serve  a poco per iniziare con lo sprint della vittoria il girone della morte.  Partita anche sfortunata, con due legni,  dominata nel possesso palla, ma senza lo spunto vincente che avrebbe consentito un inizio migliore della Champions League. Nella bolgia del Marakanà, davanti ai 55.000 serbi e 800 partenopei, Carlo Ancelotti cambia ancora gli undici titolari come previsto. Ospina torna tra i pali al posto di Karnezis, cosi come Albiol a fianco di Koulibaly.  A centrocampo esordio stagionale per Fabiàn Ruiz, con Hamsik in panchina, a fianco di Zielinski e Allan. In avanti con Callejon, Milik e Insigne, in un modulo che sulla carta sembra più un 4-4-2. Il tecnico serbo Milojevic schiera la Stella Rossa con il 4-2-3-1 con l’ex atalantino Boakye punta centrale,  accompagnato dagli esterni il comorese Ben El Fardou, la mezzapunta Causic e l’altro esterno, il tedesco Marin, meteora della Fiorentina.  A centrocampo altro reduce del campionato italiano, Krsticic , ex Sampdoria e Bologna. Primi minuti che subito chiariscono il modulo iniziale scelto da Ancelotti col 4-4-2 con Callejon e Zielinski esterni, con Insigne e Milik in avanti. Azzurri che cercano subito di imporre gioco e ritmo con possesso palla e aggressività. Buon approccio alla gara soprattutto di Fabiàn Ruiz, ma gli azzurri non creano occasioni di rilievo. Primo giallo per Allan al 15′ , che perde banalmente palla a centrocampo e per rimediare si fa ammonire. Ma gli azzurri sfiorano il vantaggio al 18′ quando Insigne da fuori area scaglia un destro micidiale che si stampa sulla traversa.  Seconda occasione per il vantaggio al 27′ quando Zielinski imbecca alla perfezione Milik che defilato sulla destra conclude ma Borjan respinge. Al 36′ secondo giallo del match per Krsticic che reclama la seconda ammonizione con foga per Allan che l’arbitro giustamente non ravvede. Nel finale di tempo  la Stella Rossa prova a fare capolino nell’area degli azzurri con lanco lunghi e un corner senza creare problemi ad Ospina. Primo tempo dominato dagli azzurri in lungo e in largo, con possesso palla di sarriana memoria, ma a cui manca l’imbeccata decisiva,  l’assist decisivo per sbloccare il risultato.  Ci prova ancora Milik al 44′, servito ancora da Zielinski,  ma la conclusione è debole fra le braccia del portiere. Primo tempo che si chiude a reti bianche con un pareggio che sta molto stretto al Napoli. Ripresa che inizia senza cambi, con lo stesso canovaccio col Napoli in avanti. Arriva il giallo per il centrale Degenek per fallo di mano al limite che blocca un’azione pericolosa di Callejon.  Primo cambio per i serbi con Jovancic che prende il posto di Jovicic. E sulla susseguente punizione arriva il secondo legno per gli azzurri con Mario Rui che scheggia la traversa. Ammonito al 55′ anche Albiol che rimedia ad un proprio errore con fallo su Boakye. Stella Rossa che prende un po’ di coraggio collezionando tre corner consecutivi.  E sugli sviluppi di un contropiede si rende pericoloso Zielinski ma Borjan para in due tempi. Al 60′ primo cambio per Ancelotti con Mertens per Allan, con Zielinski che torna centrale di centrocampo e Insigne largo a sinistra. R cinque minuti è proprio Mertens che imbeccato alla perfezione da Callejon sfiora l’incrocio dei pali. Ancora azzurri ad un passo dal vantaggio al 66′ con grande azione dalla sinistra di Mario Rui che al centro serve Callejon che supera il portiere ma sulla linea salva Rodic. Al 74′ doppio cambio per Ancelotti: fuori Callejon e Zielinski, dentro Ounas e Hamsik. Al 79′ primo pericolo per il Napoli con bel tiro da fuori di Boakye che Ospina blocca con sicurezza.  Secondo cambio per i serbi con Boakye fuori per crampi, dentro Pavkov. Azzurri stanchi, e la Stella Rossa prova a farsi viva dalle parti di Ospina, senza creare grossi problemi.  Ultimo cambio per i serbi con Simic al posto di Marin. Napoli che prova il forcing finale negli ultimi 4 minuti di recupero concessi da Marcianik,  con Milik e Mario Rui che si beccano due giallo per fallo quasi di frustrazione in fase di recupero palla, senza creare ulteriori occasioni. Napoli che avrebbe meritato sicuramente di più,  ma è mancata la lucidità e anche l’evento favorevole che avrebbe sbloccato il match. Bene negli azzurri Fabiàn Ruiz e Zielinski, male Mario Rui, e i subentrati Mertens ed Ounas che non hanno inciso positivamente.  Nell’altro match del girone in una spettacolare partita il Liverpool di Klopp ha avuto la meglio e finale con Firmino al 92′ sul PSG di Mbappe’ che aveva recuperato un doppio svantaggio.
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