Premier. Favola Watford, tonfo Tottenham. Risorge lo United, ok l’Arsenal

Simone Dell’Uomo

Un giorno un vecchio saggio disse che quando sei arrivato in cima puoi solo scendere. Come dargli torto, basti pensare al Tottenham Hotspur. Tre vittorie consecutive, prestazioni perfette, trionfo all’Old Trafford e messaggio spedito a tutto il mondo calcistico. Prima della sosta Pochettino doveva sostenere un ultimo esame, un esame chiamato Watford, squadra solida, compatta, terribilmente fisica e inglese. Esame puntualmente fallito: al Vicarage Road finisce 2-1 per gli Hornets che completano una splendida rimonta firmata capitan Deeney e Cathcart che riscatta l’autogol di Doucore. Un 4-4-2 semplice e saggio quello di Javi Garcia, un sistema che sta portando i suoi frutti eccome: tutti aspettavano gli Spurs, invece sono proprio gli Hornets ad interpretare il ruolo della favola di questo primo scorcio di Premier: punteggio pieno, appaiate Chelsea e Liverpool. Malissimo Pochettino, che nonostante un’eroica prestazione all’Old Trafford stavolge il suo undici tornando alla difesa a 3 inserendo quel Sanchez ormai da un anno e passa noto per le sue amnesie difensive. Risorge Jose Mourinho, che col suo United sbanca Burnley: 2-0 firmato Romelu Lukaku, che regala al suo pubblico rinfrancati segnali di ripresa. Il tecnico portoghese salva momentaneamente la sua panchina, il gruppo sembra determinato a voler ripartir al suo fianco. Vittoria preziosa anche per l’Arsenal: a Cardiff finisce 3-2 al termine di un match splendido, caratterizzato da ribaltamenti di fronte e grande spettacolo. L’undici di Emery non sembra certo l’immagine della solidità, ma davanti c’è possibilità di far bene: gran gol a giro per Aubameyang, siluro decisivo di Alexander Lacazette, un siluro che spegne malumori e voci di mercato.