Io tifo Napoli. “Carattere da grande, ma ancora tanto da lavorare”

Maurizio Carfizzi *

Si ricomincia dove avevamo finito sette giorni prima. Al San Paolo come all’Olimpico, vittoria in rimonta contro un buon Milan, con errori marchiani in fase difensiva e poi reazione anema e core che ribalta Gattuso e Higuain in venti minuti. Vittoria importante soprattutto per il morale che scaccia le streghe che si erano affacciate al San Paolo nel primo tempo con le contestazioni forti mosse ad Aurelio De Laurentiis. Ancelotti conferma di essere entrato nella testa dei giocatori che hanno reagito alla grande al doppio svantaggio, e ha mostrato le sue grandi qualità di duttilità modificando l’assetto tattico due volte nel corso del secondo tempo. Ovviamente  Ancelotti sfrutta ancora il dna sarriano del suo Napoli, ma paradossalmente non lo fa nella fase difensiva,  che era la vera forza degli azzurri lo scorso anno. Difesa troppo bassa nel primo tempo,  pressing non all’altezza,  esterni bassi in deficit fisico incapaci di accompagnare la fase offensiva e in ritardo sulle sovrapposizioni degli avversari (vedi i gol del Milan). Inoltre Marek Hamsik non convince ancora nel nuovo ruolo  e non è un caso che la rimonta è iniziata quando è uscito il capitano.  Dispiace dirlo, ma così Marek è un peso per Ancelotti. Speriamo per il bene del Napoli che il capitano sia la scommessa vincente di Ancelotti.  Menzione speciale per Zielinski,  che il suo vate Sarri paragonava potenzialmente a Kevin De Bruyne. Ancora troppo discontinuo, entra ed esce dal match troppo spesso,  ma ha colpi da fuoriclasse e se acquista continuità può fare davvero la differenza.  Ultimo pensiero per Gonzalo Higuain: caro Pipita, vederti sabato in campo in quelle condizioni con quella maglia senza ambizioni di vertice, mi ha fatto provare tristezza per quello che eri per Napoli e per quello che poteva essere e per  come è finita. Sei andato via per vincere due scudetti con la Juve che li avrebbe vinti lo stesso anche senza spendere 90 milioni di euro, quando potevi  vincere qui, sotto il Vesuvio, e fare davvero la Storia. Adios Gonzalo,  il rimpianto è tuo, non nostro. 

* ex calciatore, tifoso Napoli

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