Simone Dell’Uomo
Vigilia importante a Trigoria, una vigilia di un match di cartello all’interno di un momento già particolare della stagione. Tante polemiche dopo la partenza di Kevin Strootman, tante polemiche dopo il 3-3 interno con l’Atalanta che ha minato certezze e visto per larga parte di gara i bergamaschi surclassare i giallorossi. Domani sera Milan-Roma a San Siro, Di Francesco chiede una netta e profonda reazione ai suoi. “Voglio una grande prestazione, una grande risposta – spiega Eusebio – Abbiamo corso peggio, male, senza qualità: abbiamo corso in maniera errata. Mi aspettavo che l’Atalanta fosse più brillante di noi dal punto di vista fisico, ma noi abbiamo commesso errori inusuali: Zapata ha surclassato Manolas nel corso del primo tempo. Approccio completamente sbagliato, non ho visto particolari problemi di natura tattica ma comportamentale. Il sistema di gioco va a farsi friggere se i calciatori non mettono in campo le doti basilari per vincere le partite: attenzione, cattiveria, concentrazione. Questa rosa può esprimersi attraverso diversi moduli o sistemi. Nonostante la prestazione di lunedì, devo tutelare i miei giocatori e alimentare entusiasmo. Conosco l’ambiente, so come funziona, si parla spesso senza cognizione di causa e ci si dimentica del passato”. Le attenzioni della stampa sono tutte dirette verso la cessione di Kevin Strootman, membro fondamentale della vecchia guardia ceduto a fine mercato per 25 milioni più 3 di bonus al Marsiglia di Rudi Garcia. Di Francesco svela un particolare chiave per l’interpretazione della cessione: è stato il ragazzo a voler andar via. “Strootman voleva una nuova esperienza, aveva il desiderio di cambiare aria. La Roma viene prima di tutto: voglio solo calciatori che hanno il desiderio di continuare a vestire questa maglia e darmi tutto quello che hanno. Kevin ha dimostrato grande professionalità, ma al momento in cui il ragazzo vuole andar via io non trattengo nessuno”. Di Francesco ha lanciato un messaggio: potrebbe cambiare modulo e passare al 3-5-2 che permise ai giallorossi di scrivere una delle pagine più belle della loro storia e conquistare le semifinali di Champions battendo 3-0 il Barcellona all’Olimpico. Tuttavia, i tempi del 3-5-2 non sembrano ancora maturi: si ripartirà dalla difesa a 4 con Karsdorp. Davanti spazio per Under; Pastore nel tridente offensivo se confermata la fiducia a Pellegrini. “Non svelerò alcun titolare in vista di domani. Nzonzi e Karsdorp potrebbero giocare anche se non hanno 90 minuti nelle gambe. Schick è un calciatore forte che ha determinate caratteristiche: in passato ha fatto benissimo subentrando, può determinare a partita in corso. Il francese può coesistere con De Rossi: possono giocare insieme”.