Simone Dell’Uomo
Standing ovation per un’altra serissima contendente al titolo oltremanica. L’Inghilterra applaude ed omaggio un gigantesco Tottenham Hotspur, capace di distruggere United e Mourinho e sbancare Old Trafford dopo ben 5 stagione. Il trionfo di Mauricio Pochettino, il trionfo di un monumentale Toby Alderweireld, leader ritrovato della difesa dei londinesi, il trionfo, soprattutto, di un fenomeno brasiliano chiamato Lucas Moura, incredibilmente tornato agli antichi fasti parigini per una notte, la notte più bella, la notte più importante, la notte di Manchester. Perfetto Pochettino a recitare per una serata il ruolo del Mourinho, bravissimo a far sfogare i Red Devils nella prima frazione, abile e fortunato a tornare negli spogliatoi in parità. Nel secondo tempo eccolo lì, il doppio terribile colpo degli Spurs, firmato Kane e Lucas Moura, un doppio colpo che trafigge e annienta a freddo la difesa rossa. I diavoli reagiscono ma si schiantano contro un super Hugo Lloris, un fuoriclasse assoluto del mestiere che riscatta l’alcolica notte brava in settimana. In contropiede Lucas Moura surclassa Smalling, trafigge De Gea e spedisce definitivamente in paradiso il settore ospiti bianco. Notte fonda per Mou, probabilmente al termine della sua avventura United: applausi dei suoi tifosi, abbracci coi suoi forse orma ex giocatori, sguardi drammatici della sua dirigenza. La regia inglese indugia impietosamente sullo Special One e lui accetta verdetto e corte uscendo di scena a testa alta. Bene il primo anno, male il secondo, fin qui disastroso il terzo: “ti cacceranno domattina” canteranno i tifosi del Tottenham a fine gara, una prospettiva tutt’altro che remota.