Io tifo Roma. “Sontuoso Dzeko, ma che personalità Kluivert”

Stefano Sale *

Torna il massimo campionato di calcio, torna la Roma in campo.  La Serie A, finalmente. Dopo 40 anni dietro alle vicende romaniste, ho imparato a non dar peso alle amichevoli estive, il calcio d’estate non è altro che la brutta copia del calcio giocato, anche se la partecipazione a tornei prestigiosi come l’International Champions Cup è indubbiamente una bella vetrina, ma sinceramente non offre spunti sufficienti per valutare un’intera campagna acquisti e una preparazione al calcio che conta.  La Serie A, appunto. Pronti, via.  La prima a Torino contro i granata con la “nuova” Roma rivoluzionata da Monchi che destava molta curiosità, a mio vedere, e un po’ di scetticismo a detta di altri.  Tanti volti nuovi, ma solo un modulo in testa, il 4-3-3, il preferito da mister Di Francesco.  Formazione iniziale un po’ scontata, l’unica sorpresa, Pastore nel pacchetto di centrocampo a fare la mezzala. Sorpresa perché l’argentino continuo a non vederlo in questo modulo, visto che le sue caratteristiche si avvicinano molto più al ruolo di trequartista.  La partita di ieri ha rafforzato il concetto in questo senso. Ma non ce la sentiamo neanche di bocciarlo, assolutamente. Anzi, pensiamo che il mister sappia cosa fare e se non dovesse funzionare a lungo andare sicuramente troverà il modo per farlo rendere come dovrebbe. Alla fine, la Roma porta a casa 3 punti meritati, non giocando una partita eccezionale, ma comunque creando almeno 3 grandi occasioni da rete, davanti a un Toro ostico e grintoso.  L’entrata di Cristante per Pastore, e soprattutto di Justin Kluivert al posto di Under, ha dato una marcia in più alla squadra, ma ha anche concesso qualcosa in più agli avversari. Alla fine, Edin Dzeko ha risolto con una grande giocata da campione, grazie ad una grande azione di Kluivert, la grande sorpresa di eri. Il ragazzo ha numeri importanti, la Roma ha un asso in piu davanti, aspettando Schick. Ora sta a Di Francesco sfruttare le doti di ciascuno. La squadra è potenzialmente forte, e visto cosa succede altrove il campionato è tutt’altro che deciso.  Gli scudetti non si vincono solo con le figurine, serve gioco di squadra, mentalità e cattiveria giusta. Vincere partite cosi fa solo bene.  Siamo solo all’ inizio, ora carburare bene, testa e gambe, in vista dell’Atalanta. Forza Roma.

* Roma Club Dublino

 

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