Enzo Di Maio *
Non ha badato a spese quest’anno madama Juve, un vagone di milioni spesi con un unico obbiettivo, mettere le mani sulla coppa dalle grandi orecchie. Un obiettivo che è divenuto, giustamente, una ossessione. Manca da troppi anni oramai e la lacuna va colmata. Sono arrivati celebrati campioni, primo tra tutti il “number one” Cristiano Ronaldo, si è messo su un organico sufficiente per due squadre di vertice e l’unica seppur dolorosa partenza è stata quella del “Pipita” Higuain. Peccato, gli volevamo bene noi juventini e gli auguriamo tutto il bene del mondo. L’arrivo del “fenomeno” nello stesso ruolo non ha lasciato scelta, Higua non può essere la riserva di nessuno. Peccato solo sia stato ceduto ad una diretta concorrente italiana, leggi Milan: personalmente non lo avrei mai fatto ma tant’è, cosa fatta capo ha. Intanto è iniziato il campionato, senza lodi perché Chievo-Juventus ha fatto storcere un po la bocca, si è vinto, con fatica, all’ultimissimo assalto e al termine di una gara tutt’altro che entusiasmante. Successe anche lo scorso anno, all’inizio si fatica ed è oramai una costante che non riguarda solo i bianconeri ma tutte le big di risonanza internazionale che sacrificano la necessaria preparazione pre-campionato per il ricco pugno di dollari che offrono i tornei internazionali in terra d’America. Pecunia non olet mai, come italianamente si dice “ogni lasciata è persa”. Il piccolo Chievo ha messo paura, vuoi per la “birra” in più nelle gambe vuoi perché, e sarà così con tutte, quando si incontra “Sora Juve” si va in campo per disputare la partita della vita, quella da raccontare in seguito ai nipoti: ” un giorno incontrammo CR7 e lo battemmo. Bene così, tutto quello che è scontato diventa noioso e il Dio pallone ha bisogno di emozioni per sopravvivere .
* ex dirigente, tifoso Juventus
* ex dirigente, tifoso Juventus