Premier. Domani si ricomincia: ed è caccia al City campione

Simone Dell’Uomo

E così calò il sipario anche sull’estate 2018 dei club di Premier. Alle 18 italiane è arrivato infatti il fatidico gong che ha posto la parola fine sulle trattative dei team oltremanica: quello che è stato è stato, adesso parola al campo. Già, perchè domani scatterà una nuova entusiasmante stagione di Premier League. Tutti ad inseguire il Manchester City del trionfante rivoluzionario Pep Guardiola, su tutti forse il suo rivale di sempre, lo United di Mourinho. Frizioni tra tifosi e allenatore, reo secondo loro di non giocare un calcio esteticamente frizzante e attraente, frizioni al tempo stesso tra allenatore e società, che non ha soddisfatto le richieste del manager lusitano sul mercato. Non è arrivato alcun centrale: nè Boateng, nè Maguire, nè Alderweireld. Sfumato nelle ultime ore un disperato ma affascinante tentativo chiamato Diego Godin: l’Atletico ha detto No, il capitano non si tocca. Lo United resta così com’è, eccezion fatta di Fred e Daloon, ottimi elementi in prospettiva ma non ideali per vincere sin da subito. Non è stato il mercato più stellare di sempre: tante squadre hanno cambiato pochissimo, su tutte il Tottenham che non ha acquistato nè venduto alcun calciatore, al fine di compattare la rosa senza intaccare gli equilibri di un gruppo storico che lavora assieme ormai da anni alle dipendenze di Mauricio Pochettino. Gli Spurs debutteranno nel loro nuovo stadio, sarà un’annata epocale per loro. Contenderanno il primato alle due di Manchester, assieme a quel Liverpool che nonostante abbia speso tantissimo ha di fatto rinforzato i suoi ruoli deboli. Arrivato un portiere vero, Alisson Becker, Klopp ha messo dentro anche Shaqiri, Fabinho e Keita. Curiosità per il nuovo Chelsea di Sarri, un altro gran pensatore, tatticamente favoloso, che avrà sicuramente bisogno per plasmare e modellare il suo team, un team che ha perso Courtois ma che ha mantenuto Hazard e Willian. Abramovic, risaputo, è un pater familias che vuole vincere subito: concederà il tempo necessario all’ex banchiere? Ne varrà sicuramente la pena. Curiosità anche per l’Arsenal, un Arsenal completamente nuovo: dopo 22 anni di gestione Wenger è arrivato il cambio in panchina che i tifosi ormai chiedevano a gran voce. Emery sarà l’uomo giusto? Dubbi leciti, accompagnati da un mercato deludente. Sokratis e Leno non rinforzano il club, Torreira dovrà dimostrare di saper reggere palcoscenici come l’Emirates. Saranno questi sei top team, come sempre, a contendersi in ogni modo i quattro posti disponibili per la Champions 2019/20. Sarà battaglia fino alla fine, ma soprattutto, come sempre, sarà grande, grandissimo spettacolo. La Liga presenta top teams, la Serie A sta tornando agli antichi fasti, ma la Premier resta il prodotto calcistico più venduto al mondo. Stadi, passione, ambienti meravigliosi. Sarà una Premier che riabbraccerà gli ambiziosissimi Wolves, che vogliono tornare protagonisti anche in massima serie al termine di un mercato straordinario: sono arrivati nomi altisonanti, come Joao Moutinho, Adama Traorè e Raul Jimenez, nonostante sia sfumato proprio nelle ultime ore l’arrivo di Zinchenko. Sulle rive del Tamigi tornerà a brillare lo stesso Fulham: riscattato Mitrovic, arrivati colpi prestigiosi come Seri, Alfie Mawson e Sergio Rico, approdato al Cottage proprio nelle ultime ore. Affascinante il progetto dell’Everton di Marco Silva, capace di sedurre il suo club ad acquistare Richarlison, arrivato per 45 milioni sterline dal Watford. Colpi Bernard e Digne per evidenziare l’ambizione della sponda blue del fiume Mersey.

Ma domani si riparte. Anticipo di lusso all’Old Trafford: United -Leicester, Maguire affronterà quella che sarebbe potuta essere la sua squadra. Mou vuol partire forte, l’eterno Vardy sogna lo scherzetto. Sabato subito insidiosissima trasferta per il Tottenham, che andrà a Newcastle senza tantissimi titolari, tornati ad allenarsi solamente in settimana dopo un Mondiale che li ha visti assoluti protagonisti. Benitez vuol continuare a far crescere il suo Toon: Rondon è l’uomo giusto per scatenare il popolo bianconero. Alle 18.30 emozioni e spettacolo al Molineaux grazie ad un Wolverhampton-Everton che promette gol e divertimento. Poco prima il debutto di Sarri ad Huddersfield, partita assolutamente abbordabile sulla carta. Domenica scatterà l’ora del Liverpool, che ad Anfield affronterà un West Ham scatenato e galvanizzato da una campagna acquisti, quest’anno sì, davvero faraonica. Arrivati Felipe Anderson, Wilshire, Yarmolenko e Lucas Perez per regalare a Pellegrini un team perfetto per esprimere gran calcio e digerire finalmente l’impatto col nuovo Olimpico di Londra. Alle 17 già il primo big match: all’Emirates Arsenal-Manchester City. Battesimo di fuoco per Emery: stile Arsenal sempre naturalmente spavaldo, ma sarà importante evitare figuracce all’esordio, anche per Guardiola sogna un’altra partenza sprint dopo aver già sollevato il primo trofeo stagionale, il Charity Shield a Wembley. Insomma, tutti perfetti ingredienti per un cocktail inimitabile già dai primi sorsi. Da domani tutti incollati ai teleschermi per le emozioni del football più bello del Vecchio Continente.
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