Higuain ricomincia da Milano, sponda rossonera. L’ex attaccante di Napoli e Juve, è stato presentato oggi a Casa Milan. Prestito oneroso da 18 milioni e diritto di riscatto la prossima stagione fissato a 36 milioni. Percepirà circa 10 milioni a stagione. Carico come non mai, il Pipita si è presentato ai nuovi tifosi. “Ringrazio la società per il grande sforzo che ha fatto per portarmi qui. Mi ha motivato molto il progetto, spero di ripagare tutta la fiducia che mi hanno dimostrato. Arrivo in una squadra con una storia immensa, quando mi hanno detto del Milan per me è stato un motivo di orgoglio. Leonardo lo conoscevo da tempo, ha inciso tanto sul mio arrivo. Mi ha convinto la sua fiducia e la sua onestà”. Passaggio obbligato sul suo passato recentissimo in bianconero: “Per la Juventus ho solo parole di ringraziamento. Sono stati due anni bellissimi. Allegri lo ho avuto due anni. Abbiamo avuto delle vedute differenti, ma non è quello che mi ha portato a venire qui. Sono arrivato al Milan per la fiducia che mi ha dimostrato il Milan. Per la Juve ho affetto dove ho tanti amici e compagni a cui voglio bene. I miei obiettivi personali sono quelli per cui mi hanno fatto venire qui. Servono i gol, serve convinzione e voglia di provare a vincere tutto quello che si gioca. Dobbiamo avere la convinzione che si può fare. Ho vinto due scudetti e due coppe Italia. La società ha deciso che non dovevo continuare li e mi hanno fatto venire in una squadra dove mi hanno dimostrato tanto amore. Ho molta fiducia nella squadra, già l’anno scorso mi piaceva come giocava. Ho giocato in squadre dove si puntava a vincere, ma il Milan ha sempre puntato a vincere e la sfida è quella di riportare la squadra li. Sono molto felice di essere qui. La maglia numero 9? Non è un problema ma un motivo di orgoglio, in passato ne ho già indossate di importanti”. Lo voleva il Chelsea o forse meglio dire Maurizio Sarri. “Chelsea? L’unico che mi voleva era Sarri, qui mi hanno voluto tutti. La motivazione e la convinzione che hanno dimostrato qui al Milan, è stato fondamentale. Conosco tanti dei miei nuovi compagni. Siamo una grande squadra e possiamo fare grandi cose. Affronterò da avversario Cristiano Ronaldo, lo conosco perché abbiamo giocato insieme anni fa. Il derby tra me e Icardi? Io non ho dubbi e voi sapete già la risposta”. Parole di elogio per le strutture rossonere, a cominciare da Milanello. “Mi ha colpito e sono 12 anni che gioco in Europa. E’ tutto quello che un giocatore vuole vedere: storia, tanto verde, calcio puro. Ti fa venire la pelle d’oca. Milanello è una cosa speciale. Con Lucas (Biglia, ndr) sono 10 anni che giochiamo in nazionale insieme, ho una grande stima per lui. Mi ha dato il benvenuto ed è convinto anche lui che possiamo fare una bellissima stagione”. Poi, sotto con il nuovo Milan: “C’è un grande reparto offensivo. Ci sono le caratteristiche che piacciono a me e questo è stato un fattore. Cutrone è un ragazzo giovane, che ha una voglia matta di imparare e di migliorare. Ci sarà una competizione bella e dura tra noi. Mi hanno detto che è anche un bravo ragazzo. Non sono la stella della squadra. La stella è la squadra, io devo aiutarla a crescere ancora di più. Le partite si vincono tutti insieme, non le vince un singolo. Si vince con l’ambiente. Mi considero un giocatore che vuole aiutare la squadra a crescere. Quello che ci siamo detti con Gattuso rimane tra di noi. Io non sono una persona che parla di quello che succede nello spogliatoio. Posso dire che è stata una conversazione che ha contribuito a venire qui. Mi incuriosisce tutto del Milan. Ci sono giocatori con caratteristiche che mi piacciono molto”. Non giocherà la Champions, ma non gli pesa. “Europa League? Speriamo il più lontano possibile. Magari la vincessimo, sarebbe straordinario. Il Milan deve partire per vincerla. Speriamo di poterlo fare. Sarebbe bellissimo”. Il Milan se lo coccola, i tifosi già lo amano. Il Pipita è pronto a sbalordire ancora.
Presentato ufficialmente anche l’altro acquisto, Mattia Caldara. “Sono stati giorni movimentati – ha detto il difensore -, quando sono arrivato ho visto subito grande entusiasmo e non vedo l’ora di iniziare. L’eredità è molto pesante e sarà molto difficile, ma proverò a fare il meglio. Ho pensato alla storia di questo club che ha vinto tutto, qui sono passati i più grandi e la scelta è stata facile sotto questo punto di vista. Non vedo l’ora di dimostrare il mio valore qui. La Juve è stata la prima a credere in me quindi li ringrazierò sempre, ma adesso c’è un’avventura nuova che mi dà grande responsabilità e penso solo a fare il bene del Milan. Con Gasperini ho giocato spesso a uomo e sono migliorato molto sotto questo punto di vista, in più lui mi chiedeva di impostare da dietro che è fondamentale per un difensore moderno. Cercherò di imparare il prima possibile le cose che vuole Gattuso. Lui l’ho sentito subito – ha raccontato Caldara -, mi ha detto che c’è molto da lavorare, siamo una squadra giovane che ha voglia di fare e io ho tantissima voglia di iniziare per dimostrare che posso dare tanto al Milan. Gattuso è molto diretto, dice quello che pensa e mi sembra una cosa molto importante. Non vedo l’ora che tornino dall’America per capire cosa fare nella difesa a quattro con lui. San Siro? È lo stadio più emozionante d’Italia, ogni bambino spera di giocarci e io ho la fortuna di farlo. I tifosi hanno grande entusiasmo e io voglio dimostrare quello che valgo”.
Raggiante anche Leonardo, direttore dell’area tecnica del Milan: “Ogni trattativa ha la sua storia, ma questa è stata fatta in un ambiente molto positivo e siamo arrivati al punto nella maniera migliore possibile. Si è parlato delle situazioni possibili soprattutto in considerazione del fair play finanziario – ha spiegato Leonardo -, è stata una operazione difficile ma importante. Altri movimenti? Penso che a livello di gruppo dobbiamo anche considerare alcune situazioni in uscita, ma questa squadra così è già competitiva. Se succederà qualcosa sarà più avanti. Non ho avuto tempo di fare progetti, conoscevo il Milan da spettatore. Caldara lo seguivamo non solo noi, questa è stata una grande operazione perché abbiamo dato a questa squadra sia un difensore che un attaccante di grande livello. Per Higuain sono servite tante notti di lavoro. Il Milan ha un grande fascino, è così e non si deve convincere nessuno. Sono le vittorie e il come il Milan le ha ottenute che provocano questo fascino, c’è uno stile che rimane per sempre e che convince giocatori come Higuain a sposare il progetto rossonero. Questa trattativa è stata molto bella e particolare, il momento decisivo è stato quando ci siamo incontrati”.