Non c’è ancora la parola fine ma manca davvero poco per definire il trasferimento di Alisson dalla Roma al Liverpool. Si chiuderà probabilmente intorno ai 73 milioni e il brasiliano sarà il portiere più pagato della storia. Una operazione irrinunciabile, come ha ribadito il ds Monchi nel corso della presentazione di Justin Kluivert. “Chiuderemo molto presto – ha spiegato il ds – E’ arrivata un’offerta fuori mercato. Non è un messaggio di mancanza di ambizioni, noi abbiamo venduto solo Radja e Alisson e abbiamo preso 10 giocatori. Stiamo continuando a lavorare per diventare una squadra importante”. Poi Monchi ha avuto parole al miele per l’ormai ex portiere della Roma. “Non posso fare altro che ringraziarlo. Non ho mai sentito la pressione del ragazzo di voler andare via, se lui ha accettato evidentemente gli è piaciuto. Il comportamento di Alisson con me è stato da 10, se lui mi dice di non andare via e poi arrivano 200 milioni… – ha spiegato il ds spagnolo – Lui ha accettato, non ho mai sofferto la sua pressione. Il lavoro di un ds è capire il prima possibile quello che succede. Ci sono state voci di Real Madrid, Chelsea e Liverpool. Non mi piace che mi dicano adesso vai a giocare, io lo faccio perché penso che è una cosa buona per la società, a volte dico qualcosa che voi non capite e i tifosi non capiscono. Questo ho fatto. In questi 3-4 mesi ho capito che qualcosa succedeva, ma quando arrivano club forti economicamente uno deve cominciare a capire che qualcosa potrebbe succedere”. E intanto la Roma si guarda intorno, cosa che sta facendo da tempo, per individuare il sostituto. “Olsen? E’ una possibilità – ha aggiunto Monchi – ma non è l’unica. Lavoriamo con tranquillità e senza fretta perché abbiamo Mirante e Fuzato. Dobbiamo cercare l’occasione migliorare per la società e non fare scelte sotto pressioni. Non c’è nessuno che metta più pressione a me di me stesso. Sono andati via Alisson e Nainggolan che sono fortissimi. Sono rimasti giocatori che saranno più forti e arriveranno giocatori che renderanno la rosa più forte possibile. Manca ancora un mese e nella mia testa sono cose che mi fanno ben sperare”. E come esterno d’attacco piace e non poco Malcon: “Malcom si diceva fosse una follia, ora è una possibilità”, conferma il ds. Quanto a N’Zonzi non sarà un giocatore giallorosso. “Su N’Zonzi non posso dire niente. Tutti sanno che mi piace tanto ma non è un obiettivo reale per noi. Difficile perché sulla lavagna tutti siamo forti ma poi bisogna competere. Lo scorso anno si parlava di una squadra che stava facendo un grandissimo mercato, ma dopo è mancato qualcosa. Non cambia niente dire essere la prima, la seconda o la terza, il mio compito è quello di fare una squadra forte”. Infine Monchi guarda avanti dopo la bella prima stagione giallorossa, dandosi però un obiettivo. “Non posso farci niente se la Roma non vince da tanto. Ho bisogno di tempo perché sono arrivato da poco. Sono tutti stanchi delle parole e si vuole vincere e io ci metto sempre la faccia. Sono convinto al 100% e se dopo 2/3 anni non vinco niente allora riprendo l’aereo. Io sono diventato ds per casualità, io prima di tutto sono un tifoso”.
Kluivert: “Totti punto di riferimento “E da Monchi parola al neo acquisto Justin Kluivert, figlio dell’ex attaccante olandese Patrick. “Sono un giocatore rapido e abile nell’uno contro uno, ma devo migliorare tutto perché sono giovane ma soprattutto nella fase difensiva. Il mio obiettivo è quello di mostrare il mio valore e andare oltre a quello mostrato in Olanda. Sono giovane che può imparare ancora tanto. Non vedo l’ora di iniziare il campionato e credo che possiamo fare cose importanti con la squadra. Per me essere arrivato alla Roma è un passo importante nella mia carriera. La Roma è una squadra ambiziosa e quello che farò non posso saperlo”. Sul livello del nostro campionato. “Non credo che la serie a si inferiore alla Liga o al calcio inglese. In Italia ci sono grandi calciatori. La Juventus ha Ronaldo ed è un bene per la competizione. Stanno arrivando grandi giovani e il torneo italiano sta tornando ad altissimi livelli”. Su Francesco Totti: Francesco è un grande esempio ed è normale ambire a lui e guadagnarsi il rispetto della gente come ha fatto lui, sul campo. Ho parlato con lui ma solo dopo essere arrivato a Roma, non ha avuto un ruolo nel trasferimento, ma è sicuramente un punto di riferimento”.
In serata è poi arrivato il comunicato ufficiale con la Roma che attraverso i propri canali ufficiali ha ringraziato Alisson Becket augurando all’ormai ex portiere le migliori fortune. E stessa cosa ha fatto il Liverpool annunciato via twitter l’ingaggio del portiere: è stato pagato 72,5 milioni, ed è il numero uno più pagato nella storia del calcio.