Ecco i quarti, venerdì si comincia. Emozioni e spettacolo a Niznij e Kazan

dall’inviato Massimo Ciccognani

MOSCA E adesso si comincia a fare sul serio. Non che fino a ieri si sia scherzato, ma è chiaro che con l’inizio dei quarti inizia il mondiale vero tra le prime otto del mondo, che non sono necessariamente le più forti ma sicuramente quelle elette dal campo. Più difficile e intrigante la parte alta del tabellone dalla quale potrebbe uscire anche la formazione campione del mondo. Uruguay-Francia e Brasile-Belgio sono partitissime, molto più sostanziose dal punto di vista tecnico e tattico rispetto a Russia-Croazia e Inghilterra-Svezia.

Francia-Uruguay  La formazione transalpina parte con i favori del pronostico, ma non hai vinto contro i sudamericani in gare mondiali con la Celeste imbattuta con una vittoria e due pareggi. L’unico precedente recente risale è troppo lontano per dipingere l’attuale momento. Era il giugno del 2013 e vinse l’Uruguay per 1-0 con una rete di Suarez. Griezmann ritrova l’amico Godin da avversario ma non ci sarà la sfida a distanza tra il gioiellino francese Kylian Mbappè ed Edinson Cavani tuttora fermo ai box. Il calciatore anche ieri non si è allenato in gruppo e difficilmente sarà della partita. Un brutto contraccolpo perché le percussioni di Cavani (chiedere al Portogallo) hanno effetti devastanti. Toccherà a Suarez provare a far breccia nella retroguardia transalpina. Dalla parte opposta il citato Griezmann ma soprattutto atteso alla riprova Mbappè dopo la devastante prestazione contro l’Argentina. Sarà partita molto tattica, apertissima con la Francia che parte leggermente avanti, ma attenzione alle disattenzioni difensive che stavolta potrebbero essere letali.

Brasile-Belgio  E’ la sfida della fantasia al potere. Il bellissimo e travolgente calcio dei sudamericani opposto alla squadra europea che esprime tantissimo talento. Sarà sfida tra Neymar e Hazard, in novanta monuti, sperando che bastino, che promettono scintille ma soprattutto spettacolo tra due formazioni che hanno nel loro dna il gioco offensivo, possesso palla nella metà campo avversaria e verticalizzazioni poderose. I cinque volte campioni del mondo partono con i favori del pronostico non solo in questa partita ma nella rassegna russa alla quale chiedono di dimenticare il rovescio interno di quattro anni fa, il pesante 7-1 subito dalla Germania e poi la conquista del sesto mondiale, perché solo così questa squadra può essere ricordata al pari dei grandi Brasile della storia. Da una parte un squadra illuminata dalla grandezza di Neymar, dalle propulsioni offensive di Willian e Gabriel Jesus, il talento di Paulinho e Fernandinho, la robustezza in mezzo di Casemiro, senza dimenticare la qualità di Firmino ed una difesa solidissima e con tra i pali quello che è considerato il più forte portiere al mondo, Alisson. Dall’altra, un altrettanto portiere di qualità, Courtois, un centrocampo dove la parola qualità si specchia nelle giocate di Mertens, De Bruyne, Witsel, Fellaini e due punte di diamante che rispondono al nome di Hazard e Lukaku. E’ questa Brasile-Belgio.  La bellezza basilistica delle due squadre per una sfida da brividi.

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