Gruppo D. Musa abbatte l’Islanda ed esalta la Nigeria. E l’Argentina ringrazia

Maurizio Spreghini

Passa la Nigeria sull’Islanda all’Arena Volgograd nella seconda giornata del girone D. Ritorna in corsa prepotentemente la Nigeria, momentaneamente seconda posto con tre punti dietro la lepre Croazia (6) mentre Islanda e Argentina restano ultimi con un solo punto. L’Islanda dopo un primo tempo di contenimento crolla sotto i colpi inferti da Musa (doppietta per lui)  sbagliando anche un rigore con Sigurdsson che poteva riaprire la gara a sette dal termine. Argentina-Nigeria e Croazia-Islanda del ventisei giugno deciderà chi accederà ai quarti. La Nigeria cambia modulo rispetto all’esordio e passa al più avvolgente 3-5-2 rispetto a 4-2-3-1 utilizzato con la Croazia. Affida a Musa  e  Iheanacho il compito di finalizzare le manovre offensive, piazzando alle loro spalle Moses, Etebo, Obi, Ndidi e Idowu nella mezzeria del campo. Dietro Uzoho tra i pali con Omeruo, Troost-Ekong e Balungun sulla linea di difesa. Risponde l’Islanda di  Hallgrimsson con il 4-4-2.  Finnbogason e Bodvarsson più avanti di tutti nello scacchiere, con alle loro spalle G. Sigurdsson, Bjarnason, Gislason, Gunnarson. Nella linea difensiva  Magnusson, Arnason, R. Sigurdsson e Saevarsson a difesa d’estremo difensoreHalldorsson. La prima fiammata dopo neanche due giri di lancette dell’orologio è dell’Islanda,  Sigdursson calcia sulla sinistra di Uzoho che fa buona guardia respingendo in corner. Un fuoco di paglia visto che la gara non decolla. E’ solo l’Islanda a mantenere vivo il gioco, prevale l’impatto fisico dei nordici sulla gara, anche se le occasioni latitano. La Nigeria cerca di uscirne fuori ma la sua manovra è caotica ed evanescente nelle idee. Soprattutto perché è difficile per gli africani trovare spazi in una linea difensiva, che sotto assedio, è composta da otto giocatori. Nullo lo spettacolo e le occasioni. Tanto tatticismo e primo tempo che scivola via senza sussulti. Rohr cambia nell’intervallo con Ebuehi per  Idowu. Parte più decisa la Nigeria che dopo trenta secondi va al tiro con Etebo,  Halldorsson è attento e blocca a terra. E’ il preludio al gol. Contropiede perfetto innescato dalla retroguardia nigeriana, Moses dopo una corsa da centometrista  serve dall’out destro un assist perfetto a Musa, che arpiona al volo nel cuore dell’area e brucia Halldorsson: Nigeria avanti. Padrona del campo in questo avvio la Nigeria, un forcing continuo alla ricerca del raddoppio. Cambia anche Hallgrimsson, esce  Sigurdsson, infortunato, Ingason al suo posto. E’ tonica però l’Islanda che sembra aver smaltito l’impatto del gol, ma apre praterie ai veloci nigeriani. Al settantesimo sulla testa di Balogun la palla del raddoppio, ma la sfera si spegne alta. Musa poco dopo dal limite dell’area colpisce la traversa a Halldorsson battuto. Musa è scatenato e al settantacinquesimo raddoppia, slalom nell’area islandese che supera anche il portiere e la mette dentro. E’ la Var a poter riaprire la gara, Conger concede il penalty dopo aver rivisto le immagini per un fallo di Ebuebi su Findorgason, ma Sigurdsson calcia malissimo mandando la sfera sopra la traversa. L’Islanda non c’è e non succede nulla fino alla fine. Vince la Nigeria, tornando prepotentemente in corsa.

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