Maurizio Spreghini
Il calore della terra contro il freddo glaciale. La culla del calcio africano contro la stupefacente ascesa del calcio islandese. La squadra che ha fermato Messi, scatenando le paure dei tifosi argentini, contro la squadra reduce dalla sconfitta con la Croazia. Benvenuti a Nigeria-Islanda, seconda giornata del Gruppo D. Teatro a partire dalle ore 17 di domani sarà l’Arena Volgograd, tempio del Rotor Volgograd. Gli Islandesi che in due anni hanno stupito tutti, semifinali sfiorate a Francia 2016 e prima qualificazione ai Mondiali un anno dopo, si apprestano a scrivere un’altra pagina gloriosa del loro calcio. Di fronte le Aquile dell’Africa, considerate le più forti del caldo continente, tre vittorie alla Coppa Delle Nazioni Africane e le cinque edizioni della coppa del mondo, tre volte gli ottavi raggiunti, li proiettano più in alto di tutto. Per gli islandesi, dopo gli splendidi fasti di Euro 2016, domani contro la Nigeria si giocano una larga fetta di qualificazione agli ottavi. Il pareggio all’esordio con l’Argentina, con un rigore parato a Messi da Halldorsson, con la caparbietà di mettersi in gioco nonostante un divario tecnico considerevole, guardano con ottimismo al loro futuro mondiale. Non solo sorpresa. Schierata da Hallgrimsson con il 4-4-1-1 e con due vecchie conoscenze del calcio italiano tra le fila, l’ex doriano Bjarnason e l’ex Udinese Hallfredsson, con i trentamila al seguito cercherà la chiave per gli ottavi. La probabile formazione di Hallgrimsson è Halldorsson, Magnusson, R.Sigurdsson, Arnason, Saevarsson; Bjarnason, Hallfredsson, Gunnarsson, J.Gudmunsson, G. Sigurdsson e Finnbogason. La Nigeria battuta all’esordio dalla Croazia (2-0) tenta invece di ritornare in sella a questo mondiale. Lontani gli ottavi conquistati a Brasile2014 se non esce dallo stallo iniziale, tanto il possesso palla con la Croazia ma poca l’incisività. Speculare il 4-2-3-1 con cui il tedesco Rohr cercherà di rimettersi in carreggiata, con la probabile formazione che vedrà Uzoho, Shehu, Trost Ekong, Balogun, Idowu; Ndidi, Etebo, Moses, Obi Mikel, Iwobi e Ighalo. Perdere domani significherebbe uscire dai mondiali, i nigeriani lo sanno. L’Islanda è avvertita e di sicuro non ci annoierà.