Francesco Raiola
Niente da fare per il Brasile; la maledizione mondiale del Maracanazo non è ancora scacciata. La Svizzera ferma sul pari i verdeoro nonostante una partita giocata tutta d’attacco e così nel girone vola in testa alla classifica in solitaria la Serbia, vittoriosa contro il Costarica. L’attesa per la vittoria finalmente sembrava finita ma non è andata esattamente così. Il popolo verdeoro abbraccia il Brasile, dopo la cocente sconfitta di 4 anni fa in semifinale contro la Germania. I brasiliani tornano a giocare una partita mondiale, e lo fanno nella splendida cornice dello stadio di Rostov contro una Svizzera che si annuncia avversario rognoso e tenace. Quasi tutte le scelte di formazione anticipate vengono confermate dal CT Tite; modulo 4-2-3-1 , con Willian preferito a Fernandinho e cerniera di centrocampo targata Real Madrid-Barcellona, Casemiro-Paulinho. In avanti oltre a Willian, Coutinho, Gabriel Jesus e la stella verdeoro Neymar. Poche novità anche per Petkovic. Unica novità rispetto alle attese l’udinese Behrami al posto del giovane Elvedi.
Pronti via ed è subito via con la Svizzera avanti senza timori reverenziali. Dopo 2 minuti brivido per il Brasile: dalla destra azione Shaqiri-Lichsteneir, cross del terzino per Dzemaili in area che al volo non è preciso. Replica il Brasile al 5′: azione travolgente di Neymar centralmente che appoggia a Willian sulla destra che con un tiro cross potente non crea pericoli a Sommer. Al decimo occasione clamorosa per i brasiliani: azione avvolgente Neymar-Coutinho che mette al centro per l’accorrente Paulinho che quasi a botta sicura disturbato da Schar, che anticipa la traiettoria del pallone, sciupa incredibilmente fuori. Ma passano appena pochi minuti e al 19′ arriva il colpo del fuoriclasse che non ti aspetti: dalla destra Coutinho inventa un grandissimo tiro a giro che si infila nel sette alla sinistra di Sommer, incolpevole, per il suo undicesimo goal in trenta presenze con la maglia del Brasile. Provano a reagire gli elvetici soprattutto nei suoi uomini più di talento come Shaqiri e Zuber che provano a prendere velocità sugli esterni ma lasciando Seferovic troppo solo. Brasile che gestisce la gara e alterna possesso palla e folate offensive con Neymar e Gabriel Jesus che però non affondano il colpo decisivo. La ripresa inizia con la Svizzera più compatta che prova ad alzare i ritmi e la pressione ma il Brasile riesce a disimpegnarsi. Ma al 49′ su corner conquistato da Seferovic, arriva improvviso e meritato il pareggio: angolo di Shaqiri, dormita di Miranda , leggermente spinto da Zuber che di testa colpisce per il pareggio elvetico. Segna proprio il giocatore dell’Hoffenheim che più di tutti aveva impressionato nel primo tempo. Al 57′ prova a replicare il Brasile con Neymar, il cui tiro in area viene deviato sull’esterno della rete. Al 60′ primo cambio per Tite: fuori il già ammonito Casemiro,dentro Fernandinho. Altri sette minuti dove il Brasile non riesce a creare nessuna occasione di rilievo e Tite decide il secondo cambio: fuori Paulinho dentro Renato Augusto esperto centrocampista ora in Cina a Pechino. Neymar prova a creare scompiglio ma riesce solo a conquistare cartellini gialli per gli avversari, ammoniti Schar , Lichtsteiner e Behrami. Al 70′ ancora Neymar inventa per Coutinho con Lichtsteiner che va a vuoto ma il fantasista spreca tirando fuori. Petkovic corre ai ripari togliendo uno stanco Behrami per Zakaria , centrocampista del M’Gladbach di origini congolesi. Al 73′ gran palla di Renato Augusto dentro per Gabriel Jesus che viene frenato in area da Schar; i brasiliani reclamano ma né l’arbitro né la VAR reputano il fallo da penalty. Al 79′ ultimo cambio per Tite: fuori Gabriel Jesus, un pesce fuor d’acqua, dentro il centravanti del Liverpool, vice campione d’Europa, Roberto Firmino per dare più peso all’attacco. Risponde subito Petkovic per dare piu freschezza alla squadra, cambiando Seferovic per Embolo, centravanti dello Schalke 04. Ci prova subito Firmino lanciato da Renato Augusto con un tiro di collo pieno ad incrocio ma la palla è alta .
Il Brasile prova il forcing finale nel tentativo di portare a casa la vittoria; all’87 è Marcelo che crossa per Neymar che di testa anticipa tutti ma il pallone è centrale nelle braccia di Sommer. Chance al 90′; ancora Neymar conquista una punizione dalla trequarti che lui stesso si incarica di tirare. Trattoria perfetta per Firmino che di testa tutto solo conosce ma Sommer in tuffo salva. Al 90′ sugli sviluppi del corner Zakaria di testa respinge sui piedi di Miranda che sbaglia praticamente un rigore in movimento. L’arbitro decreta cinque minuti di recupero per le ultime chance dei verdeoro. L’ultima chance proprio al 95′ con l’ennesima punizione in posizione più defilata dai trenta metri conquistata da Neymar. Sul pallone lo stesso talento del PSG che mette in metto e dopo un rimpallo a colpo sicuro Renato Augusto colpisce ma Schar salva un gol già fatto. E così la giornata delle sorprese mondiali dopo il clamoroso k.o. dei campioni del mondo vede esordire con un pareggio anche il Brasile dei funamboli. Una squadra che si regge soprattutto sui colpi dei suoi fuoriclasse ma che non dimostrano ancora di essere un collettivo vincente. Menzione particolare per la Svizzera che si conferma squadra tosta e coriacea che sicuramente si giocherà la qualificazione agli ottavi di finale fino alla fine. Migliori in campo per il Brasile Coutinho e Neymar, da dimenticare invece la prestazione di Gabriel Jesus. Nella Svizzera ottimo a prescindere dal gol Zuber e il difensore Schar.