Buffon, saluti e baci Juve

 

Cucitasi sul petto il settimo scudetto consecutivo già domenica scorsa allo Stadio Olimpico di Roma, la Juventus ha superato l’Hellas Verona per 2-1 nella 38esima e ultima giornata di campionato andata in scena oggi all’Allianz Stadium di Torino. Nella giornata dell’addio a Buffon è stato proprio il capitano bianconero a mettersi in mostra per primo al 16′ quando, dopo un azione personale di Fares che è penetrato in area da sinistra e ha lasciato partire un destro a giro, ha respinto distendendosi sulla sinistra. In una gara dove le due squadre hanno badato molto meno del solito alla tattica esponendosi con regolarità alle offensive rivali, anche il portiere gialloblù Nicolas è stato a lungo impegnato e al 32′ ha miracolosamente salvato mettendo in corner su Mandzukic che, servito con un assist delizioso da Dybala, ha provato la volée di destro. A cinque minuti dal riposo a salvare la porta dell’Hellas Verona ci ha invece pensato la traversa: splendido pallonetto con il mancino di Dybala e palla respinta dal legno. A due minuti dal riposo è stato invece Mandzukic a divorarsi il vantaggio calciando male e alto di sinistro all’altezza del dischetto del rigore. A nulla è valso, invece, l’intervento dell’estremo difensore scaligero al 4′ della ripresa perché sulla conclusione di Douglas Costa il pallone deviato è finito sui piedi di Rugani che non ha dovuto far altro che depositare in rete. Tre minuti e la Juve ha raddoppiato con una punizione di Pjanic che ha scavalcato la barriera e si è infilata alla destra di un immobile Nicolas. Al quarto d’ora, invece, il Verona ha chiesto il calcio di rigore per un intervento di Buffon su Matos ma l’arbitro ha giudicato diversamente e ha lasciato proseguire. Tre minuti più tardi, poi, l’attenzione dello stadio è stata tutta ancora una volta per Buffon, sostituito per lasciar spazio al terzo portiere Pinsoglio. Il numero uno bianconero uscendo dal campo ha salutato ad uno ad uno compagni e avversari e ha poi continuato con tutti i componenti di squadra e staff presenti in panchina che con tutto lo stadio gli hanno tributato una standing ovation. Al 31′ c’è stata gloria anche per Cerci che, imbeccato da destra dall’ex Romulo, ha anticipato Rugani e infilato la porta juventina. Nulla da fare infine per Lichtsteiner, anche lui all’ultima partita con la maglia della Juventus: all’85’ l’arbitro ha fischiato un rigore per fallo di mano di Bearzotti su colpo di testa di Manduzkic, sul dischetto si è presentato il difensore svizzero ma a negargli la gioia personale è stato il portiere Nicolas che si è allungato sulla sua sinistra respingendo. Allegri lo ha poi fatto uscire due minuti prima – senza ovviamente poter fare altri cambi – per fargli ricevere gli ultimi appalusi.

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