Simone Dell’Uomo
Cala il sipario su un’altra emozionante stagione di Premier League. Si chiude il 17/18 oltremanica, si chiude con stile: grande spettacolo e tutti pronostici rispettati. Il City già strameritatamente campione sbanca anche Southampton grazie al gol di Gabriel Jesus in piena zona Cesarini: un anno straordinario quelli di Pep Guardiola, che ha distrutto tutti i record del club oltre naturalmente a sbaragliare la concorrenza con un football scintillante proiettato in Europa e nel mondo. 100 meravigliosi punti, 100 luccicanti punti per il tecnico catalano, capace di portare 4 elementi in doppia cifra e progettare un team da 106 reti. Al secondo posto si piazza lo United di Mourinho, che batte di misura il Watford grazie alla rete di Rushford. Tante seconde linee e festa grande all’Old Trafford per l’ultima di Carrick davanti al suo storico pubblico: il centrocampista britannico saluterà Manchester dopo 12 stagioni. Adesso Mourinho potrà finalmente pensare alla finale di Fa Cup, fondamentale appuntamento dell’annata dei Red Devils. Il portoghese deve vincere un trofeo, per non chiudere senza titoli il suo secondo anno di progetto. Davanti a lui troverà Antonio Conte, un Conte che ha completamente fallito la stagione e chiuso al quinto posto, distrutto e dimesso oggi a Newcastle: finisce 3-0 per Rafa Benitez, che riporta il Toon nella prima metà della classifica. La città è tutta dalla sua parte, la gente chiede a gran voce il suo rinnovo: lo spagnolo vuol costruire qualcosa di importante, resterà da capire se la società sarà in grado di accontentare le sue richieste o meno. Malissimo il Chelsea, demotivato dopo aver salutato le speranze quarto posto: pronostici rispettati per il Liverpool, che batte 4-0 il Brighton e conquista matematicamente un posto tra le prossime 32 regine d’Europa, indipendentemente dall’esito dell’imminente finale col Madrid. Terza posizione per il Tottenham, già matematicamente in Champions in virtù del passo falso settimanale del Chelsea, un Tottenham che nonostante un’altra stagione senza trofei chiude in bellezza grazie al pirotecnico 5-4 rifilato al Leicester. Brilla Lamela, che forse strappa il pass per Russia 2018, brilla Kane, che chiude la stagione a 30 reti non riuscendo però a rimontare Salah, sempre più scarpa d’oro. Dall’altra parte straordinari Vardy e Mahrez, coppia storicamente incubo per gli Spurs: doppietta per il primo, gol e assist per il secondo. Maledizione Wembley annientata per il Tottenham Hotspur: 77 punti nell’anno di esilio rappresentano un bottino importantissimo per Mauricio Pochettino, a cui adesso mancano davvero soltanto i titoli per realizzare il definitivo salto di qualità. Arriveranno col nuovo stadio? In ogni modo la nuova storica e prestigiosa era del THFC si aprirà con le dolci note della Uefa Champions League. Tanti applausi e sorrisoni per l’ultima di Arsene Wenger: l’Arsenal espugna Huddersfield e saluta il suo passato grazie al gol del suo futuro, Aubameyang. Lo Swansea ormai spacciato saluta definitivamente la categoria con un’altra sconfitta interna: al Liberty passa lo Stoke, che vince 2-1 e abbandona l’ultimo posto. Chiude pertanto in ventesima posizione il West Brom, che malgrado un eroico finale di stagione sarà costretto a dire addio a tanti talenti offensivi, come Sturridge, Rondon e Nacer Chadli. Baggies sconfitti a Palace: festa grande per Roy Hodgson, che chiude la stagione a 44 punti. 2-0 il punteggio odierno: a segno Zaha e Van Aanholt. Staordinaria l’annata del Burnley, che nonostante la sconfitta interna col Bournemouth conquista uno storico accesso all’Europa League: partirà a luglio, ma sarà un’avventura sensazionale. Anche Moyes chiude bene una stagione estremamente delicata, contraddistinta da panico, veleno e paura: West Ham – Everton finisce 3-1, doppio Lanzini e sigillo di Marko Arnautovic. I toffees chiudono all’ottavo posto e salutano Wayne Rooney, che andrà a giocare in America.