L’Inter spazza via l’Udinese: Roma e Lazio sono a meno uno

Nell’anticipo delle 12.30 l’Inter domina l’Udinese alla Dacia Arena: finisce 4 a 0 per i nerazzurri che calano il poker grazie Ranocchia, Rafinha, Icardi nel primo tempo e Borja Valero nella ripresa. Successo importante per gli uomini di Spalletti, i quali reagiscono bene alla beffa contro la Juve portandosi momentaneamente a -1 da Roma e Lazio impegnate rispettivamente contro il Cagliari (nel posticipo serale) e contro l’Atalanta (nel pomeriggio). Buio totale per l’Udinese, una squadra spenta priva di idee e di gioco. L’unico aspetto che sorride alla squadra friulana in ottica salvezza è il calendario, nelle ultime due giornate ci saranno prima il Verona già retrocesso e poi il Bologna. Tudor sceglie un centrocampo folto puntando sul 3-5-1-1 e sulle ripartenze: Stryger, Danilo e Samir a protezione di Bizzarri; sulle corsie Widmer e Ali Adnan mentre sulla mediana Balic, Behrami e Fofana; in zona offensiva si rivede De Paul dal primo minuto accanto a Lasagna. Nell’Inter orfana degli squalificati Vecino e D’Ambrosio, di Gagliardini infortunato e di Miranda per un risentimento agli adduttori durante il riscaldamento, Spalletti si affida al consueto 4-2-3-1: Handanovic tra i pali; linea difensiva formata da Cancelo, Skriniar, Ranocchia e Dalbert (preferito a Santon); zona nevralgica composta da Brozovic e Borja Valero; Candreva e Perisic esterni con Rafinha ad agire sulla trequarti alle spalle di Icardi.

L’Inter si mostra fin dalle prime battute pericolosa approcciando bene la gara, complici anche le tante difficoltà difensive dei bianconeri. E’ Ranocchia a sbloccare la partita, l’uomo che non ti aspetti si fa trovare pronto saltando benissimo in area e sfruttando il corner battuto da Brozovic. I padroni di casa trovano l’unico guizzo de primo tempo con De Paul: il 10 bianconero intuisce il corridoio per Lasagna che non capitalizza facendosi ipnotizzare da Handanovic. I friulani dopo un inizio terrificante sembrano tenere botta nel finale della prima frazione, le trame offensive dell’Inter però non rimangono fine a se stesse e vengono concretizzate: prima  Rafinha al primo centro in Serie A e poi Icardi fissano il punteggio sul 3 a 0 prima di andare negli spogliatoi. Il dominio dell’Inter viene rappresentato anche dai numeri: 18 tiri effettuati nei primi 45′ di gioco. La ripresa sembra iniziare a favore dell’Udinese con la girata di Lasagna su servizio di De Paul. Impressione sbagliata perché Fofana viene espulso dopo pochi minuti per un intervento con il piede a martello su Perisic. Episodio valutato da Mazzoleni anche con l’ausilio del VAR. L’uomo in meno complica inevitabilmente ancor di più le cose per l’Udinese che subisce anche la rete del 4-0 ad opera di Borja Valero. Nel finale l’Inter gestisce tranquillamente il pallino del gioco non rischiando nulla, sfiorando anche in contropiede il gol del 5-0 con Karamoh che colpisce la traversa. Spalletti può ritenersi soddisfatto: se è vero che davanti c’era una squadra remissiva in palese difficoltà tecnica e mentale, è vero anche che sono arrivati i gol  da giocatori diversi dai soliti Icardi-Perisic, inoltre c’è stata una risposta sotto il profilo caratteriale dopo il derby d’Italia.

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