Inter a Udine. Spalletti: “Nove punti per la Champions”

Alla Dacia Arena domani nell’anticipo delle 12.30 sarà Udinese-Inter. Da una parte i bianconeri reduci dal rocambolesco pareggio del Vigorito che ha interrotto una striscia di 11 sconfitte consecutive in piena lotta salvezza. Dall’altra i nerazzurri che hanno l’obbligo di vincere per tenere accese le residue speranze Champions mettendo da parte le chiacchiere e le tossine del derby d’Italia.  “Bisogna avere la conoscenza della situazione che abbiamo davanti – commenta Spalletti alla vigilia – quello che è successo nella gara contro la Juve bisogna usarlo per essere più forti nelle prossime partite non facendoci condizionare. Non rispondo sugli episodi e sulle decisioni arbitrali, preferisco parlare di calcio e guardare avanti. Abbiamo dato prova che siamo cresciuti e siamo diventati forti, non dobbiamo farlo vedere solo in eventi eccezionali che ti stimolano. Trovo una miglioramento anche nell’aspetto mentale lo abbiamo dimostrato giocando in inferiorità numerica contro la Juventus. Per lunghi tratti in questa stagione abbiamo espresso un buon calcio, è chiaro che bisogna metterlo in pratica per bene per dare solidità e andare allo step successivo. Devo stare attento a considerare le cose importanti per noi e la cosa più importante è la partita di domani. I ragazzi sono dei professionisti seri, hanno lavorato bene, rispettato gli orari comportandosi in modo corretto. La reazione di Mauro? La conoscevo senza neanche averla vista. Dobbiamo giocare queste tre partite pensando e ragionando che dipende da noi, anche se siamo a -4 e ci sono degli ostacoli. Rafinha dopo essersi rimesso a posto atleticamente sta facendo emergere le sue qualità. Brozovic sta facendo vedere di avere il piedino con la bussola sa dove indirizzare la squadra, è un giocatore importante come lo sono tutti. Complessivamente abbiamo fatto buoni risultati ma poi abbiamo avuto un periodo di cui non siamo contenti io per primo. Se continuiamo a lavorare in questo modo possiamo confrontarci con chiunque in campionato”. Spalletti è intervenuto anche sulla scelte di formazione e sul suo futuro. “Dalbert o Santon?Per quanto riguarda la formazione ho scelto il terzino sinistro, ma spesso informazioni o sensazioni a poche ore dalla partita mi fanno cambiare idea. Santon l’ho visto bene, mi dispiace per le critiche che gli sono piovute addosso. Ho dato quello che era possibile dare sempre in questo percorso, le persone con cui sei a contatto percepiscono la persona ed il sentimento. Oltre alle scelte del presidente e dei direttori, contra il tragitto che si è fatto, quello che si è proposto sul campo. Dopo queste 3 partite avremmo un quadro più completo sul mio futuro, ci può anche essere un limite o un confine clamoroso.  I consigli di Moratti? Danno qualità e definizioni importanti, la sua esperienza è difficile trovarla in giro”.

Ha infine concluso. “Ribadisco che in questo momento la squadra ha anche un carattere forte, all’inizio era difficile credere di essere in competizione con le squadre forti perché mancava sempre un tassello, vedo una vera squadra, corta, aggressiva e compatta. Se saremmo bravi potremmo riuscire a prendere tutto quello che abbiamo lasciato per strada. Voglio essere invitato al torneo tra le oncologie pediatriche italiane di cui è testimonial Zanetti, questi eventi ti fanno capire quali sono le cose importanti”.

 

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