Massimo Ciccognani
Troppi errori in Europa. Il calcio si interroga dopo l’ennesimo week end bagnato da veleni e polemiche. Le proteste della federazione francese all’indomani di Psg-Real, poi ancora i problemi oggettivi in Real-Bayern Monaco con i tre rigori ignorati a favore dei bavaresi, per non parlare delle nefendezze nel doppio confronto di semifinale tra Liverpool e Roma. AdAnfiel, due gol irregolari a favore degli inglesi che un’altra mano l’hanno avuta nella partita di ritorno all’Olimpico, con i due rigori e un un rosso non concesso alla Roma. E come se non bastasse polemiche al vetriolo anche a Salisburgo nella semifinale di ritorno tra Salisburgo e Marsiglia con il gol qualificazione dei francesi nato da un angolo inesistente. Polemiche che alla Uefa non trascurano. Francia, Germania e Italia, oltre alla Spagna di origine catalana, hanno evidenziato malesseri che prima o poi dovevano uscire fuori. Così Akexander Ceferin, numero uno della Uefa, è pronto a fare un passo indietro ed aprire alla moviola in campo. La notizia è che il Var potrebbe approdare la prossima stagione anche in Champions ed Europa League alla luce dei troppi errori. Le due manifestazioni vanno assolutamente tutelate. Così il presidente Ceferin sta pensando di introdurla anche nelle due competizioni europee, magari dopo la fase a gironi e nelle eliminazioni dirette. Il tutto per una problematica di costi e la soluzione non è facie da trovare. Ceferin guarda e interroga i presidenti delle varie federazioni sui risutati che obiettivamente stanno dando risultati importanti. Non vuole, Ceferin, rischiare oltre anche perché  bussa alle porte l’Europeo itinerante del 2020 e la Uefa non viole farsi trovare impreparata. Servono soldi, arbitri preparati e strutture adeguate, ma sarebbe da sciocchi non valutare i benefici del Var che quest’anno arriverà anche al Mondiale di Russi. E Ceferin non vuole rimanere spiazzato. Per questo è pronto ad aprire alla tecnologia. Con buona pace di Collina.