Francesco Raiola
NAPOLI Una serata e una notte indimenticabile e incredibile per i milioni di cuori azzurri che hanno assistito chi dal vivo, chi da casa, chi in locali sparsi in tutto il mondo la storica vittoria a Torino contro la Juventus di Allegri ed Higuain.
Alle 22.50 al fischio finale di Rocchi è scoppiato un vero e proprio Capodanno anticipato sotto il Vesuvio. Caroselli, fuochi d’artificio, bagni nelle fontane di Napoli : hanno sfogato tutta la gioia e la tensione i tifosi partenopei per una vittoria che riapre il campionato e riporta il Napoli a meno uno dalla Juventus. Circostanze incredibili visto che mercoledì sera alle 22 sembra tutto finito con i bianconeri a più 9 in vantaggio a Crotone e il Napoli sotto in casa contro l’Udinese.
Alle 23.30 erano già in migliaia ad attendere a Capodichino la squadra attesa all’1 circa. Per motivi stradali e logistici però il questore ha fatto attendere l’arrivo del Napoli e l’aereo è atterrato oltre le 2, quando incredibilmente erano sopraggiunti oltre 10.000 tifosi all’aeroporto che hanno bloccato gioiosamente il pullman che trasportava gli eroi di Torino fino alle 5 del mattino, quando sempre i tifosi hanno scortato gli azzurri fino a Castelvolturno. Sicuramente la sfida di ieri poteva essere decisiva solo nel caso in cui Higuain & company avessero avuto la meglio sugli azzurri. Ora il campionato può svoltare ma la Juventus è ancora prima e con il vantaggio della differenza reti. Decisivo sarà il calendario che già domenica prossima potrebbe dare una prima risposta. Sabato sera sfida clou a San Siro tra l’Inter che non può permettersi passi falsi per la corsa Champions, e la Juventus . Il Napoli sarà invece ospite della Fiorentina domenica alle 18, consapevole del risultato dei rivali. Eroe della serata di ieri il monumentale difensore senegalese Kalidou Koulibaly che, dopo una grandissima partita in fase difensiva, annullando sia Dybala che Higuain, che in pratica non ha toccato palla, ha deciso la gara al 90′, con l’imperioso stacco di testa su corner di Callejon, sovrastando Benatia e fulminando Buffon, che in tutta onestà poteva fare ben poco. Nel Napoli da segnalare comunque l’ottima prova collettiva della squadra, con note di merito per Jorginho, sempre più leader ed equilibratore della squadra e per Lorenzo Insigne che ha acceso il Napoli a più riprese con la sua fantasia. Citazione anche per Marek Hamsik che è sembrato in netta ripresa, nonostante il cambio nel secondo tempo per Zielinski.
In ogni caso tra i tifosi il più acclamato era Maurizio Sarri, diventato vero e proprio idolo della tifoseria per i risultati e il gioco sicuramente, ma anche per l’attaccamento alla piazza e alla tifoseria che ha dimostrato in questi anni. Importante la dichiarazione del tecnico nel dopo gara:” La mia permanenza a Napoli non dipende dal risultato finale di questo campionato. Io resterò solo se potrò dare il 110% a questi tifosi e questa città. Napoli è la mia città e la mia squadra del cuore e lo sarà sempre dovunque io vada ad allenare.” Chiaro il messaggio alla piazza e a De Laurentiis. Ma per il futuro c’è tempo, ora Sarri deve completare la rivoluzione per la famosa “presa del palazzo”, e per questo bisogna aspettare il 20 maggio.