Francesco Raiola
NAPOLI È febbre scudetto a Napoli. Ore febbrili di attesa in una città che non aspetta altro che arrivino le 20.45 di domani sera, quando gli azzurri di Maurizio Sarri scenderanno in campo nel match decisivo dell’anno a Torino contro l’eterna rivale Juventus. Migliaia di tifosi hanno accolto il pullman del Napoli che ha deciso di fermarsi allo stadio San Paolo alle 15.30 per salutare i tifosi che hanno circondato di affetto e caricato gli azzurri per la supersfida di domani. E migliaia di tifosi in questi momenti stanno salutando a Capodichino la squadra in partenza alle 17 per Caselle, in un’atmosfera che solo chi ha vissuto gli anni di Maradona può dire di aver già vissuto. Un’intera città che crede in una possibile impresa che renderebbe questi giocatori e questo allenatore parte integrante della storia della SSC Napoli. Ma in ogni caso, comunque vada la sfida di Torino, resterebbero ancora quattro giornate in cui potrebbe succedere di tutto. Forse solo la vittoria della Juventus darebbe la sentenza definitiva al campionato. Per la formazione azzurra restano ancora vivi i ballottaggi tra Hamsik e Zielinski, con il capitano favorito e , quello tra Mertens e Milik, dove il belga appare in leggero vantaggio, avendo anche riposato nel turno infrasettimanale contro l’Udinese. In difesa torna dopo il turno di squalifica, Kalidou Koulibaly, che tornerà a fare coppia con Albiol. A centrocampo pronto a riprendere il suo posto come regista del 4-3-3 , Jorginho. Viva sempre l’ipotesi del possibile cambio di modulo solo ovviamente nelle ripresa con l’inserimento di Milik per un centrocampista nel caso in cui il Napoli abbia bisogno di sbloccare il match.Partita più importante della gestione Sarri, forse anche più delle sfide contro il Real Madrid dell’anno scorso che hanno rappresentato delle passerelle internazionali per il Napoli di De Laurentiis; questa partita può valere tanto, non è una finale, ma sicuramente può valere un pezzo di tricolore. E in quest’ottica vanno lette anche le dichiarazioni di Sarri nel post gara di Napoli-Udinese, dove ha affermato che a 6 giornate dalla fine avendo ormai conseguito gli obiettivi stagionali fissati dalla dirigenza ( qualificazione in Champions League e secondo posto mateticamente acquisito), adesso il Napoli potrebbe giocare in maniera comunque più rilassata, non avendo nulla da perdere, puntando all’obiettivo grosso, quel tricolore che manca all’ombra del Vesuvio dal 29 aprile 1990. Arbitro della gara sarà l’esperto internazionale Gianluca Rocchi, una garanzia, con la speranza che nel post partita non si parli di polemiche legate all’arbitraggio ma solo di calcio giocato.