Obiettivo rafforzare la zona champions dopo il pari nel derby-recupero con il Milan. Poco tempo per pensare a quel che poteva essere e non è stato. L’Inter vuole tornare a correre a cominciare da domani contro il Torino e Spalletti indica la via. “Sono abituato a lottare e al momento non è facile affrontare il Toro. E’ dall’inizio dell’anno che le partite sono difficili. Contro il Torino ho sempre avuto difficoltà, sono abituati per tradizione a lottare e quindi bisognerà subito sapere cosa fare per portare a casa il risultato”. Il rammarico del dopo derby è però evidente e Spalletti, soprattutto pensando al gol annullato ad Icardi, fa nulla per nasconderlo. “Mi ricordo bene nella riunione del 23 gennaio, quando Rizzoli disse che c’è un margine di tolleranza di pochi centimetri nel quale sarebbe meglio far prevalere la decisione del campo. Vale quello per me, non sto poi a commentare. Però mi lascia perplessa la gestione del fuorigioco in cui Mauro è indietro di un metro buono, perché lì non c’è dubbio e anche se ce l’hai dovresti lasciar andare l’azione e rivederla dopo. Per il resto dobbiamo far sì che i risultati dipendano da noi e non dagli altri”. E’ un’Inter che cresce e che somiglia sempre più al modo di giocare di Spalletti. “Ora sono abbastanza contento, mi piace di più l’Inter. Ci trovo gusto a lavorarci, a farne parte e a pensarmela per il futuro. E’ una cosa che mi dà gioia. Ora siamo una squadra totale nel modo di fare, siamo una squadra che può ambire a fare qualcosa di importante migliorando ancora. Le soluzioni le abbiamo noi, le abbiamo dentro”. Davanti Mazzarri che dal suo arrivo ha fatto bene al Toro. “Ho guardato le sue ultime partite, mi sembra alla ricerca di consolidare il miglior atteggiamento da avere. Ha fatto svariate prove, lui è un allenatore esperto, ha fatto bene da diverse parti, sa qual è il suo lavoro. Attualmente non è facile prevedere il Toro in un modo o in un altro. Bisognerà essere pronti ad aspettarsi anche qualcosa di diverso”. In testa solo l’obiettivo champions perché entrare nelle prima quattro è fondamentale per il tecnico. “Non c’è una cosa sola che può decidere la corsa, ce ne sono svariate di insidie. E’ chiaro che la condizione fisica e mentale incidono. Noi per ritrovare la strada giusta, abbiamo fatto dei piccoli tentativi fino a quando trovi la soluzione. Sono stati bravi i giocatori a non perdere la bussola e su questa strada dobbiamo continuare per arrivare a centrare il nostro obiettivo”. Tradotto significa rispetto massimo per il Torino, ma l’Inter non può fermarsi sul più bello.