Francesco Raiola
NAPOLI Voleva e dovere vincere il Napoli per coltivare il sogno e non mollare soprattutto dopo l’inatteso mezzo passo falso della Juventus a Ferrara. E vince dopo una partita dove la tensione e l’ansia si tagliavano a fette a Fuorigrotta.
Nessuna novità di formazione per Sarri con la conferma degli undici titolarissini, mentre Ballardini sorprende con la scelta del serbo Lazovic schierato come interno di destra a dare man forte a Rosi contro l’asse di sinistra offensiva del Napoli.
Inizio del primo tempo caratterizzato come spesso accade ultimamente soprattutto al San Paolo da un inizio veemente degli ospiti con lo svedese Hiljemark, autore del primo tiro innocuo verso lo specchio della porta.
Replica immediata del Napoli con Mertens che prova da fuori area ma la conclusione è di poco lontana dal palo. La prima vera occasione è però del Genoa con Lazovic che approfitta di un errore del Napoli in attacco con Mario Rui sbilanciato e si invola sulla fascia destra, Koulibaly non riesce a fermarlo , e il serbo, in posizione abbastanza decentrata a tu per tu con Reina tira sull’esterno della rete. Il Napoli, scosso dal pericolo, reagisce immediatamente con Mertens che si procura una grande occasione , che sciupa tirando fuori invece di servire Callejon solo sulla linea della porta. Al 18′ il Napoli perde il suo capitano che Sarri sostituisce per un probabile infortunio muscolare per Zielinski. Al 25′ ci prova Insigne con un tiro da fuori area che Perin para in due tempi. Napoli che sente l’importanza della partita soprattutto nei suoi uomini più importanti, come Mertens e Allan , imprecisi come non mai. Al 34′ grande occasione per i grifoni; azione sulla sinistra di Hiljemark che serve Pandev in area che si gira e tira ma Koulibaly devia in angolo. Sul susseguente corner colpisce di testa Spolli che sfiora il palo. Il Napoli spinto dal pubblico prova a scuotersi e al 39′ Mertens ed Insigne sfoderano una grandissima azione che porta Allan da solo davanti a Perin che incredibilmente tira alto sulla traversa da 3 metri. Altra clamorosa occasione al 43′ su calcio di angolo per il Napoli con Insigne che sul primo palo anticipa proprio lui di testa tutti e colpisce il palo interno della porta difesa da Perin.
Ripresa che inizia senza nessun cambio fra le due formazioni e Napoli che inizia all’arrembaggio come aveva finito la prima frazione . Occasionissima dopo cinque minuti: inventa tutto Mertens che al limite dell’area di rigore fa partire un destro a giro rasoterra alla sinistra di Perin ma che si infrange ancora sul palo interno. Azzurri sfortunatissimi! Ed è ancora Mertens che appena dopo due minuti viene un rimpallo appena dentro gli undici metri e fa partire un pallonetto che sfiora la traversa. Al 60′ primo cambio nel Genoa; fuori Lazovic dentro Taarabt. Ed è proprio il marocchino che fa tremare il San Paolo che non finalizza una bella azione di contropiede di Pandev e Galabinov. Al 65′ proprio il macedone viene sostituto per Rigoni con Ballardini che rinforza il centrocampo.
Pronto alla contromossa anche Sarri che punta al cambio modulo per Milik al posto di Jorginho. Ma proprio quando sta per cambiare arriva un corner procurato da Insigne. E al 70′ sul susseguente angolo Albiol di testa fa esplodere il San Paolo portando gli azzurri in vantaggio. Reazione immediata dei genoani che con Rosi di testa impegna Reina in presa volante. Al 77′ ultimo cambio per Ballardini con Pepito Rossi per Rosi: Genoa a trazione anteriore. All’81’ arriva il turno di Milik, che entra stavolta al posto di uno stanco Mertens. E dopo 3 minuti proprio il polacco va vicino al raddoppio servito da Insigne ma non si intende con Callejon che sopraggiungeva alle sue spalle e sfuma l’occasione. All’85’ ultimo cambio per Sarri con Rog al posto di Callejon. All’88 clamorosa occasione ancora per il 2-0 : Milik ruba palla a centrocampo e si invola da solo verso Perin e serve in orizzontale Insigne che sopraggiunge alla sua destra che supera il portiere genoano ma Spolli salva sulla linea un tiro non irresistibile del folletto di Frattamaggiore. E dopo 3 minuti di recupero, un buon Pasqua decreta la fine del match che riporta gli azzurri a meno due dalla Juventus per un finale di campionato tutto ancora da giocare.