Un quarto posto da difendere con la consapevolezza che il trionfo in Europa possa permettere ai biancocelesti di ritrovarsi pienamente anche in campionato dove la Lazio ha troppi debiti con la sorte e con qualche arbitraggio che gli hanno tolto strada facendo punti importanti che oggi avrebbero reso una immagine più cristallina della formazione di Inzaghi. Il tecnico guarda avanti, sorride per quanto di bello fatto in Europa. “Volevamo i quarti e li abbiamo otteniuti con grande merito – dice il tecnico biancoceleste – Siamo andati a Kiev, abbiamo fatto una partita di grandissima personalità, non avevano mai perso in casa. Dovevamo fare qualcosa di straordinario, abbiamo avuto il giusto approccio, ero tranquillo dopo 20′”. La lingua batte dove il dente duole e il pensiero è ai troppi errori arbitrali: “Gli episodi sono sotto gli occhi di tutti, non dobbiamo vedere ciò che è successo ma pensare a fare con il Bologna la partita giusta. Donadoni è bravo ed esperto, faranno di tutto per complicarci la vita. Tare dice che ci mancano 12 punti? Sicuramente la nostra classifica è bugiarda, siamo stati rallentati da episodi che sono sulla bocca di tutti. La classifica non è vera, dovrebbe essere migliore. Tutto dipende da noi ora, deve essere uno stimolo in più”. Una Lazio che sogna ad occhi aperti. “Abbiamo gli ultimi 3 mesi importanti, abbiamo fatto qualcosa di straordinario finora, ci sono squadre costruite in modo differente. Siamo tra le prime 8 in Europa, in Coppa Italia siamo stati eliminati ai rigori e avremmo meritato di più. Ogni singolo si mette a disposizione del gruppo, ma domani, ripeto, sarà una battaglia. I tifosi ci sono sempre vicini, so che protesteranno in via Allegri, ma so pure che lo faranno in maniera pacifica come è nello stile Lazio”. In Europa c’è il Salisburgo, ma Inzaghi dribla la domanda. “Ci penseremo a tempo debito, la testa è solo al Bologna. Ma ho sentito qualcuno essere contento, io andrei piano con gli entusiasmi, perché il Salisburgo non perde da 33 partite tra Europa League e campionato. Non perde in casa dal novembre del 2016, ha eliminato il Borussia e la Real Sociedad, sarei cauto. Però ora non penso a quel confronto, ma al Bologna che è il nostro prossimo avversario. Ripeto – conclude – non sarà facile, ma noi vogliamo i tre punti per continuare a volare alti”.