Gianluigi De Angelis
Rino Gattuso non sarà solo un traghettatore. Il Milan lo ha scelto anche in chiave futura. Dal suo arrivo il Milan ha cambiato marcia, una squadra totalmente rivitalizzata e tornata prepotentemente a respirare aria Champions. Non c’è ancora l’ufficilità, ma Mirabelli ha intenzione di confermarlo e rinnovargli il contratto fino al 2020. L’accordo c’è da tempo, l’ufficialità arriverà nelle prossime settimane, magari con quale “regalino” di mercato che non potrebbe che far piacere al tecnico. Dopo Strinic e Pepe Reina, Mirabelli è pronto a regalargli Jack Wilshere, centrocampista dell’Arsenal in scadenza di contratto a fine anno anche se non sarà facile vincere la concorrenza di avversari agguerriti, tra tutti la Juve. Intanto Gattuso si gode il momento, ringrazia della fiducia e non molla la presa. Prossima tappa il Chievo a San Siro. Ma guai a parlare di contratto. “Non è un tema che oggi mi interessa – ha detto Gattuso – non ci penso, anche perché non c’è alcun problema. Il mio primario obiettivo è pensare a lavorare e poi la società sa sempre dove trovarmi. Oggi la priorità è fare bene e respirare l’area di giovedì, noi dobbiamo vivere sui quei campi e stare su quei palcoscenici. Dobbiamo mettercela tutta e lavorare ogni giorno al massimo, poi la dirigenza non scappa e ne parleremo”. Innegabile un pensiero alla gara di Londra. “Dobbiamo alzare l’asticella e migliorare ancora. Ci manca esperienza e lo sapevamo. Dobbiamo ricordarci le due partite con l’Arsenal, vogliamo fare ancora questo tipo di partite”. E un pensiero anche su Var dopo l’episodio di Londra che ha cambiato il corso della partita.”Ci stiamo abituando. È giusto che ci sia anche in Europa perché funziona, non capisco perché ci siano ancora gli arbitri di porta. Meglio lo schermo che le persone ferme per 90′”. E all’orizzonte bussa il Chievo e Gattuso non si fida. “È una partita trappola. Loro sono in una classifica che non gli appartiene ma si conosco benissimo perché sono insieme da anni. Poi il fatto che a San Siro non abbiano vinto mi preoccupa, dobbiamo fare di tutto per vincere. È cruciale portare a casa i tre punti prima della sosta”. Formazione ed eventuale turn over non lo turbano. “Dobbiamo giocare dal 1′, non credo a giocatori che entrano e cambiano la partita. Domani scenderà la squadra migliore in campo, nessun ragionamento. Entriamo cattivi perché è fondamentale vincere. Il resto lo vedrete solo prima del calcio d’inizio”. Formazione. Gattuso si affida ai titolarissimi, con Kalinic non convocato, giocherà Cutrone, con Suso e Calhanoglu che agiranno ai suoi lati. In mezzo confermati Biglia, Bonaventura e Kessiè, Calabria, Romagnoli, Bonucci e Rodriguez agiranno davanti a Donnarumma. A San Siro calcio d’inizio alle ore 15