E’ una Lazio da sballo, stravince in Ucraina e vola ai quarti di finale di Europa League. Allo stadio Olimpijskyj di Kiev, nel match di ritorno degli ottavi, la squadra di Inzaghi batte 2-0 la Dinamo e risolve con autorità i problemi creati dal 2-2 dell’andata. Un successo meritato, perché sin dai primi minuti la Lazio occupa la metà campo avversaria. Nel primo tempo la squadra biancoceleste domina il match in lungo e in largo, illuminata da un Felipe Anderson ritrovato ad alti livelli. Le prime conclusioni, imprecise, portano proprio la firma del brasiliano, letale nelle accelerazioni e mai così preciso negli assist. Libero di svariare su tutto il fronte offensivo, Anderson crea diversi problemi ai difensori della Dinamo, che non riescono a limitarlo. Ne beneficiano Luis Alberto, alla migliore prestazione nel ruolo di mezz’ala, e soprattutto Immobile, sempre pronto a scattare sul filo del fuorigioco anche se impreciso sotto porta. Al 17’ l’attaccante napoletano salta addirittura il portiere avversario, ma la sua conclusione a porta vuota è respinta dal disperato intervento di Kadar in scivolata. Per il vantaggio della Lazio, però, è solo questione di tempo: ci pensa Lucas Leiva al 23’ con un colpo di testa imparabile sull’angolo battuto da Luis Alberto. Incassata senza conseguenze l’unica conclusione della Dinamo nei primi 45 minuti, un pericoloso destro di Tsyganov dai venti metri alla mezz’ora, la formazione di Inzaghi riprende a dominare e va più volte vicina al raddoppio con Immobile, fermato due volte da Boyko in uscita. Una Lazio quasi perfetta, dunque, ma come al solito troppo nervosa: la respinta con le mani del portiere ucraino sul pallonetto tentato da Immobile al 43’ scatena le proteste della formazione biancoceleste, ma sembra avvenire proprio al limite dell’area di rigore. In ogni caso in Europa non c’è Var, come aveva ricordato alla vigilia Inzaghi non nascondendo una particolare soddisfazione vista la sua avversione per la tecnologia. Più che con gli arbitri, però, il tecnico biancoceleste dovrebbe prendersela con i propri attaccanti. Perché anche nella prima mezz’ora del secondo tempo la Lazio domina, crea tantissime occasioni ma non segna. Incredibile l’opportunità fallita al 51’ da Patric: il tap-in da pochi metri è semplice, ma l’esterno spagnolo alza troppo la mira. Sfortunato invece Luis Alberto, la cui punizione finisce davvero vicina ai pali della porta difesa da Boyko. Le occasioni da gol per la Lazio non si contano, Immobile ne spreca un’altra e allora anche i tifosi biancocelesti devono soffrire quando Tsyganov va vicinissimo al pareggio con un sinistro che sfiora la traversa. Anche Gonzalez ci prova dalla distanza restituendo un minimo di speranza all’Olimpijskyj di Kiev, ma al minuto 83 la Lazio chiude finalmente la partita: ancora un calcio d’angolo, stavolta sfruttato al meglio da Stefan de Vrij. Qualificazione chiusa, con merito. E domani i biancocelesti conosceranno il prossimo avversario.