“C’è la necessità di ricreare l’entusiasmo giusto e quel senso di appartenenza che ci aiuterà a guidare questi ragazzi verso una rinascita, quello che è successo non si può cambiare, dobbiamo guardare avanti”. Così il commissario tecnico della Nazionale, Luigi Di Biagio, ospite negli studi di Rai1 e della trasmissione “Uno Mattina”, in occasione delle celebrazioni per 120 anni della Federcalcio. L’ex centrocampista di Roma e Inter è stato scelto per guidare gli azzurri almeno nelle due amichevoli di lusso con Argentina e Inghilterra. Una promozione dall’Under 21 per un tecnico federale che ha dimostrato tutte le sue capacità e che avrà il compito di far ripartire un’Italia che ha fallito la qualificazione ai Mondiali di Russia con Ventura in panchina. Di Biagio è pronto anche ad andare oltre i due test di marzo, ma saranno Fabbricini e Costacurta a decidere il suo futuro. “Io mi sento lo stesso che fino a poco tempo fa allenava l’Under 21, sono qui per dare una mano alla Figc e alla squadra, il resto lo vedremo, ma da parte mia c’è la serenità giusta per affrontare un percorso importante”, ha spiegato Di Biagio che in questi anni ha guidato l’Under e che vuole portare avanti anche in Nazionale A il suo lavoro. “Penso che il vivaio sia fondamentale, in questi 8 anni abbiamo lavorato in simbiosi con tutte le under e abbiamo giocatori importanti da poter portare in Nazionale A”, ha spiegato il tecnico che sulle sfide con Argentina e Inghilterra dice: “al di là del blasone delle avversarie per quanto mi riguarda penso che le amichevoli non esistano, bisognarà disputare buonissime gare e cercare di fare risultato, credo sia il primo passo per rinascere”.
In studio con Di Biagio anche il commissario tecnico della Nazionale femminile, Milena Bertolini. “Le ragazze sono migliorate tantissimo, c’è solo da imparare parlando con Milena e le azzurre”, dice il successore di Ventura che rende merito a una collega che, subentrata ad Antonio Cabrini, sta ottenendo ottimi risultati. “Al momento le cose stanno andando molto bene, nel girone di qualificazione stiamo facendo buoni risultati e abbiamo questo sogno e questa grande voglia di tornare ai Mondiali dopo 20 anni di assenza – spiega Bertolini -. Alleno ragazze di grandi qualità tecnico-tattiche, calciatrici che hanno grande voglia ed entusiasmo, i presupposti per far bene ci sono tutti, ma sappiamo che il percorso è difficile come dimostrano i 20 anni di assenza dal Mondiale. Il nostro movimento è in grande espansione, lo sport più praticato al mondo dalle donne è il calcio, una disciplina che, soprattutto fuori dai nostri confini, è considerata uno sport naturale per le donne. In campo le ragazze esprimono eleganza, bellezza, ma anche molta forza caratteriale, un po’ le componenti del genere femminile. L’impegno, il sacrificio, la solidarietà, oltre a essere valori importanti, sono anche la bellezza del calcio”.