Massimo Ciccognani
Con la morte nel cuore, il calcio si rimette in moto perché la tragica scomparsa di Davide Astori ha lasciato il segno. Ovunque. Ma domani si gioca, ritorno degli ottavi di Champions e partitissima al Parco dei Principi di Parigi dove il Psg sfida il Real Madrid. E Davide Astori sarà ricordato anche in Europa in quanto la Uefa ha annunciato che domani e mercoledì in Champion, giovedì in Europa League, verrà osservato su tutti i campi un minuto di raccoglimento in ricordo dello sfortunato capitano della Fiorentina tragicamente scomparso ieri a Udine per un arresto cardiocircolatorio. Dunque, domani si gioca e fari puntati sulla sfida di Parigi tra Psg e Real. Tre a uno all’andata per i campioni in carica e la voglia di ribaltarla anche se i parigini dovranno fare a meno della stella Neymar. Emery, tecnico del Psg, chiama a raccolta i tifosi. “Giocheremo in 12 con l’appoggio del pubblico – ha spiegato – Dobbiamo essere uniti dentro e fuori. Dovremo giocare con la testa, ma soprattutto con il cuore. E’ un momento unico per tutti i nostri tifosi e per la Francia intera. Mbappé è recuperato, sono tutti a disposizione, a parte Neymar”. La voglia di firmare l’impresa contro un Madrid che stenta in Liga ma che si trasforma quando sente profumo d’Europa. Sulla formazione Emery non regala vantaggio a Zidane. “Solo Pastore ieri non si è allenato con il gruppo”, ribadisce Emery che al posto di Neymar schiererà l’ex Di Maria che con il Madrid ha vinto la Decima. “E’ pronto perché conosce la Champions – aggiunge Emery – ha esperienza e domani avrà il coltello tra i denti”. Dubbio sul centrale di centrocampo tra Thiago Motta e Lassana Diarra. “Sono entrambi pronti per giocare, hanno grande esperienza ed entrambi possono giocare nel corso del match”. Anche il centrale di difesa è ancora da scegliere. “E’ una scelta difficile, perché Marquinhos, Kimpembe e Thiago Silva sono di altissimo livello. Se tutti e tre, come spero, saranno pronti decideremo domani”. E ad Emery poca importa che nel Real sono in dubbio sia Kroos che Modric e neppure polemiche sulla designazione di Brich. “E’ un grande arbitro, arbitrerà con anima e coscienza. Quanto alle probabili assenze nel Madrid, dico che penso per primo alla mia squadra anche se mi poiace sempre affrontare gli avversari con i migliori calciatori. E batterli”. Quello che proverà a fare domani. Dello stesso avviso Dani Alves che carica i compagni: “Sarà durissima perché loro hanno tanta qualità. Cercheremo di creare tante occasioni, così come all’andata, ma di sfruttarle meglio. Dovremo giocare la partita perfetta e farlo con intelligenza”. Parigi non vuole fermarsi perché sa bene che non basta la vittoria in Ligue1 per giustificata una stagione contrassegnata da un mercato faraonico. Come a Madrid quella di Parigi è l’ultima spiaggia per Zidane, eliminato dalla Coppa del Re dal modesto Leganes e tagliato fuori dalla corsa alla Liga. Rimane solo la Champions che il Real ha vinto nelle ultime due stagioni e che potrebbe salvare la stagione dal fallimento. “So benissimo che a Parigi mi gioco il posto perché una eventuale uscita agli ottavi sarebbe un totale fallimento – ha ammesso il tecnico madridista – Tutto questo non mi interessa, guardo positivo, dobbiamo prendere in mano la situazione ed andare avanti. Andiamo a Parigi per giocare il nostro calcio, siamo pronti. Farà molto caldo ma è sempre così quando gioca il Real, lo sappiamo come sappiamo che vorrà una grande prova per andare avanti. Dovremo saper soffrire perché loro sono una grande squadra e la vorranno ribaltare, ma noi vogliamo altrettanto. Neymar? Non cambia nulla, ma cambia tutto perché è un giocatore eccezionale. Non cambia nulla perché ci sarà un altro giocatore motivato in più per fare una grande partita, come Di Maria che conosco bene, è un grande calciatore, si muove bene e ha un ottimo tiro. Noi dobbiamo solo giocare da Real, come sappiamo. I nostri infortunati? Non giocherò mai con un calciatore che non sta bene, ma penso che domani avrò tutti arruolati. Poi, vedremo quello che succede in campo. Chi sbaglia di meno vince”. Le motivazioni, ma in certe gare non servono, le offre il capitano Sergio Ramos. “Amo quello che faccio e ho lo stesso entusiasmo di sempre e non mi stanco mai di vincere. La Champions è la nostra competizione favorita e vogliamo andare avanti per dimostrare al mondo di chiamo. Non c’è margine di errore, ne basta uno e sei fuori. E’ come una finale e non vogliamo fallire”. Le due squadre giocheranno a specchio, entrambe con il 4-3-3, con il Psg che dovrebbe presentare Areola tra i pali, Dani Alves, Marquinhos, Kimpembe e Berniche sulla linea di difesa, Lo Celso, Rabiot e Verratti in mezzo, mentre davanti Emery presenterà Di Maria, Mbappè e Cavani. Stesso modulo per il Madrid, con Navas tra i pali, Nacho, Varane, Sergio Ramos e Marcelo nei quattro di difesa, Kroos, Casemiro e Modrid in mezzo, Benzema punta centrale con al foianco Cristiano Ronaldo mentre Isco giocherà treaquartista cercando gli inserimenti tra le linee senza dare punti di riferimento alla retroguardia parigina. Parco dei Principi esaurito in ogni ordine di posti. Arbitra il tedesco Brick. Si parte dal 3-1 Real dell’andata. Il resto lo scopriremo solo al calcio d’inizio di domani sera alle 20.45.