Simone Dell’Uomo
Resta difficile parlare di sport, di football, di calcio giocato in una giornata come questa. Parliamo di calcio oltremanica, ma gli occhi, il cuore e le attenzioni sono tutte rivolte alle sconvolgenti notizia con cui l’Italia calcistica s’è svegliata in mattinata: la morte di Davide Astori. Se ne va il capitano della Fiorentina, se ne va dolorosamente, se ne va un gran bravo ragazzo, nonchè ormai un membro indiscusso della Nazionale Italiana. E chi è apparso profondamente commosso e soprattutto addolorato della scomparsa di un suo ex allievo è Antonio Conte, ex ct e leader azzurro, che ha avuto alle sue dipendenze proprio l’elegante centrale mancino. Conte ha perso oggi uno scontro diretto fondamentale per il proseguimento della sua stagione: City-Chelsea è finita 1-0, partita decisa dall’acuto di un Bernando Silva in forma sbagliante. Altro mattoncino per Guardiola e per il suo strameritato titolo, altro risultato negativo per Conte e i suoi blues. Il tecnico rischia, con questo risultato scivola infatti a 5 lunghezze dal Tottenham: la Champions ora è ancora più lontana. Tutto può cambiare, naturalmente il calcio insegna, ma adesso si fa veramente dura: Conte è chiamato a vincere lo scontro diretto in programma a Pasqua a Stamford Bridge.
Crisi senza fine per l’Arsenal di Wenger, crollato anche a Brighton: vincono i gabbiani, conquistando l’intera posta in palio grazie ad un 2-1 che porta le firme di Dunk e Murray, un 2-1 che porta in paradiso i padroni di casa e che ipoteca la loro salvezza. Malissimo i gunners, che dopo la sconfitta in finale di coppa di lega, continuano inesorabilmente a crollare colpo dopo colpo: quarta sconfitta consecutiva in trasferta, -13 dal quarto posto occupato dai loro acerrimi rivali, gli Spurs. Per riscattare dignitosamente una stagione disastrosa, l’Arsenal dovrà cercar di vincere l’Europa League, competizioni in cui la qualità biancorossa è ancora una delle migliori.