E’ una Roma al bivio quella attesa domani all’ora di pranzo al Bentegodi dal lanciatissimo Verona. E d’obbligo per Di Francesco, sono i tre punti per ritrovare una vittoria che manca da quasi tre mesi, e rimanere agganciati al treno Champions League. “Il Verona è una squadra che si è rinforzata molto soprattutto nel reparto arretrato con Vukovic che ha anche segnato. In avanti ha messo gamba, poi Romulo è tornato su grandi livelli. Sarà una gara diversa dall’andata. Ho visto negli ultini giorni una Roma attenta, che si è allenata molto bene, con il pensiero giusto e la testa giusto. con la voglia di riconquistare la stima dei tifosi. Deve essere un punto di ripartenza, già da domani dove non possiamo e vogliamo fallire”. Non ci sarà De Rossi e probabile anche un cambio di modulo, magari il 4-2-3-1. “De Rossi si è allenato, ma abbiamo deciso di dargli qualche giorno in più per averlo al meglio con il Benevento. In questa gara non ci sarà. Quanto al modulo, potrebbe essere anche 5-3-2, ma non ho ancora deciso. Non sono abituato a mettere in campo una squadra senza sapere bene quello che fanno. Ho provato diverse soluzioni visto che non ho molte alternative nel ruolo di regista. Potrei anche riproporre il 4-3-3. Dzeko? L’ho trovato disponibile prima e molto più sicuro e deciso adesso. Sono contento che sia finito il mercato”. Obiettivo Champions nel mirino, la voglia di riprendersi. Ancora senza Schick, l’acquisto più costoso. “Schick è stato sfortunato. Il primo infortunio è stato quello più grave e nell’adattamento al lavoro ti puoi far male. Noi abbiamo lavorato con grande continuità e lui ha lavorato veramente bene. Nell’ultimo allenamento ha calciato in porta e ha sentito un fastidio, in questi casi ti devi fermare per non rischiare. Tra un paio di giorni può tornare a disposizione. Vogliamo solo riscattarci. Ora servono realmente i fatti e abbiamo la possibilità di ottenere il risultato della Champions dove cerchiamo di fare il nostro meglio. Sento tantissimo la fiducia della società, per quanto riguarda l’esterno mi sembra di essere tornato a quando sono arrivato, ma va bene così, fa parte del gioco. Dobbiamo ritrovare la stima con il lavoro e non con le chiacchiere”.