Daniele Orieti
Continua la marcia implacabile del Barcellona nella Liga Santander. Con la vittoria di ieri sera contro l’Alaves per 2-1, arriva il ventunesimo risultato positivo consecutivo e la vittoria numero diciotto in Liga. Numeri pazzeschi per una squadra che sembra non incontri rivali adeguati in questa stagione finora memorabile. Partita non semplice quella di ieri sera al Camp Nou, con il momentaneo vantaggio dell’Alaves, ma poi risolta dai consueti colpi della coppia di attacco più prolifica della Liga Suárez-Messi. Prima arriva il gol del pareggio dell’attaccante uruguaiano, appena dopo arriva la perla di Leo Messi, punizione dal limite per il campione argentino, che non si fa sfuggire l’occasione di mostrare nuovamente il suo mancino al mondo, colpo morbidissimo a scavalcare la barriera e palla sotto l’incrocio e alle spalle dell’incolpevole portiere avversario. Vittoria importante ma questa volta non senza forti polemiche da parte della squadra avversaria. La punizione fischiata al limite per il gol del vantaggio Catalano arriva su una posizione in partenza di fuorigioco di un giocatore del Barcellona, in più, dall’arbitro, non viene fischiato un fallo di mano netto in area Catalana su un tiro a colpo sicuro da parte dell’attaccante dell’Alaves. Anche in questo un piccolo record a favore del Barcellona, sono ben settantaquattro partite e quasi due anni solari, che non riceve rigori a sfavore nella Liga. Nelle varie interviste post-partita, arriva tutta l’indignazione dell’Alaves contro l’arbitraggio. “Già per noi è difficile giocare contro la squadra più forte del mondo, non dovrebbero essere aiutati. Servirebbe un video arbitraggio anche qui in Spagna, la tecnologia aiuterebbe gli arbitri”, ha detto Guidetti a fine partita. Ma per il Var bisognerà aspettare il prossimo anno.