Torna Gigi Buffon, ma con il Chievo non giocherà. Nel giorno in cui si legge su La Repubblica della sua voglia di proseguire con la maglia della Juventus, il tecnico bianconero Massimiliano Allegri ha spiegato in conferenza stampa che “domani Buffon sarà con il gruppo ma riprenderà il posto da titolare a Bergamo (in Coppa Italia)”. Dal Media Center di Vinovo, dove l’allenatore ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Chievo-Juventus, il tecnico bianconero sulle dichiarazioni del capitano ha aggiunto: “Sono riflessioni che Gigi sta facendo e credo sia normale. Sta rientrando ma in questo momento la priorità è di pensare a fare il giocatore fino alla fine dell’anno”. Allegri ha poi aggiunto: “Questo riposo gli ha fatto bene e lo ha rigenerato anche dopo la batosta dei Mondiali. Lo aspettiamo tutti a braccia aperte”. Le dichiarazioni di Buffon, che domenica festeggerà il 40esimo compleanno, non mettono in difficoltà Allegri che ha fatto un distinguo con i Totti e i Del Piero del passato: “Gigi è uscito dalla squadra perché era infortunato altrimenti avrebbe giocato. Non c’è nessun problema poi a fine anno deciderà, è in un momento in cui ha un pochino in più da pensare”. Allegri è poi tornato sul suo ritiro da calciatore: “Avevo già deciso prima ma non sono mai stato a livello di Buffon e di tutti quelli che ho incontrato io al Milan e alla Juventus. Il ritiro fa parte della vita, dopo ci sono altri 40 anni per fare grandi cose. Non è semplice, ma è la vita non si può tornare indietro, anzi è bello andare avanti”. Il tecnico livornese ha poi fatto il punto sugli infortunati: “Marchisio ha fatto una parte dell’allenamento con la squadra ieri ma difficilmente sarà disponibile. Dybala procede nel recupero e a metà settimana prossima farà un esame e si vedrà se si è chiusa la cicatrice. Cuadrado lunedì avrà una visita specialistica in Germania dove gli verrà detto se verrà operato o se proseguirà nel recupero. Howedes procede, Matuidi è a posto, ha subito solo una botta. Vediamo se domani sarà in campo”. Parlando poi della gara di domani, Allegri ha detto che “In difesa ci saranno dei cambi, o De Sciglio o Lichtsteiner a destra e può darsi che dia un turno di riposo a Chiellini. Alex Sandro? Vedremo oggi come sta, la botta l’ha smaltita quasi del tutto ma se non c’è Alex Sandro c’è Asamoah”. In attacco non sembrano previste novità mentre a centrocampo nel caso Matuidi non dovesse giocare “Può giocare Sturaro se decido di giocare con i tre”. A proposito di tre a centrocampo, con questo modulo la Juve ha drasticamente ridotto il numero di gol subiti, ma per Allegri il successo non sta nel modulo: “La Juventus ha ridotto i gol subiti perché tutti difendono. Quando vedi che tutti danno disponibilità è normale che sia più difficile prendere gol. Ora bisogna sfruttare al meglio le palle che ci capitano davanti, però bisogna continuare a far bene anche in fase difensiva. La fase di palleggio e di gestione di partita vanno migliorate”. Davanti uno dei problemi è la mancanza di gol per Gonzalo Higuain: “È sereno, non mi preoccupa assolutamente. Con i tre davanti lui è quello che si sacrifica un po’ di più ma anche con il Genoa ha fatto una buona partita. Si sacrifica, lavora, gioca per la squadra, ritornerà al gol presto”. Il Chievo è reduce da un pensate 5-1 a Roma contro la Lazio, ma Allegri ha avvertito: “Dopo una brutta sconfitta fa sempre ottimi risultati. Dobbiamo vincere, per allungare su quelle di dietro e stare in scia al Napoli. Non sarà semplice e dovremo fare una partita buona a livello mentale. È prima nei campionato italiano nei duelli aerei, è una squadra fisica, sfrutta bene le palle inattive”. Allegri ha anche risposto alle voci di mercato che lo accostano a grandi club come Real Madrid, Psg e Chelsea: “Cerchiamo di non pensare perché a non pensare si diventa matti. Io dico sempre che meno si pensa e meglio è. A parte che sono in una grande squadra, ho un contratto fino al 2020, sto bene alla Juventus quindi al momento non ci sono novità. L’unica cosa che c’è è che bisogna cercare di arrivare in fondo e raggiungere gli obiettivi”. In conferenza anche un commento alla reazione di lunedì nel post-partita di Juventus-Genoa quando il tecnico era parso infastidito: “Lunedì non ero infastidito, è che si fanno un branco di chiacchiere, allora ho solo detto che alla fine quello che conta è portare a casa il risultato. Per portare a casa il risultato bisogna passare attraverso la prestazione. Noi abbiamo una squadra con caratteristiche diverse da quelle del Napoli, della Roma, dell’Inter, Real Madrid, del Tottenham stesso con cui giocheremo tra 15 giorni”.