Massimo Ciccognani
TORINO Match scudetto? Si, ma per la Juve che allo Stadium batte la Roma e rimane a meno uno in scia al Napoli, mentre i giallorossi scivolano a meno sette dalla vetta. Decide una rete dell’ex Benatia al 18′ e tanto basta ai bianconeri per fare festa. Mandzukic nonostante i tredici punti disutura alla gamba, recupera e va in campo per l’ennesimo sacrificio di Dybala, così come resta fuori Douglas Costa per Cuadrado, mentre Barzagli è preferito a Lichsteiner. Dal canto suo Di Francesco schiera l’undici migliore con El Shaarawy, Dzeko e Perotti nel tridente offensivo con Schick che parte dalla panchina. E la vince ancor il toscano che per l’ottava gara di fila non subisce gol, mentre anche per Di Francesco lo Stadium si dimostra avaro. Vittoria meritata oltre lo striminzito finale e la sensazione è che di qui fino alla fine sarà una lotta a due tra Napoli e Juve, supportata dai numeri anche se la stagione rimane aperta. La Juve è cannibalesca e fa quello che era lecito attendersi, mentre deve rivedere qualcosa la Roma che si è svegliata troppo tardi non prima di aver rischiato di subire il raddoppio bianconero. Qui a Torino, i giallorossi hanno perso la terza partita in campionato, guarda caso con le tre squadre (Napoli, Juve e Inter) che la precedono in classifica e un motivo ci sarà, ma la soluzione la demandiamo a Di Francesco che anche qui si è ritrovato con una squadra con enormi difficoltà a trovare la via del gol . Sorride a mezza bocca Allegri al quale non è sicuramente piaciuto il finale, quei dieci minuti dove i suoi hanno rischiato qualcosa, con la traversa di Florenzi e l’immagine di Szcwsny che si immola prima su Under poi su Schick in pieno recupero. Si è visto subito che la Juve non è sazia tanto da provare subito a far capire alla Roma che non è aria. In mezzo la Roma ha sofferte gli spaccati di Matuidi e Khedira, tanto che dopo sei minuti si deve immolare Fazio per chiudere su una percussione di Cuadrado. Ci prova Mandzukic e poi Higuain ma ancora Fazio salva in angolo. Ed è qui che si decide la gara perché sul centro dalla bandierina di Pjanic, Chiellini si fa trovare solo in areas, stacca di giustezza ma Alisson è reattivo e respinge la palla che arriva sui piedi di Benatia che a botta sicura colpisce con Alisson che prima si salva anche con l’aiuto della traversa, poi si arrende al tap in del marocchino che la mette dentro e fa esplodere lo Stadium. Adesso la partita è nella direzione che voleva Allegri, avanti e con la Roma costretta a fare la partita. Manovra lenta, compassata, sempre in orizzontale con la Juve che chiude bene e regala nulla. L’occasione ce l’ha El Shaarawy che raccoglie un centro di Perotti verso la mezz’ora, ma Szczesny para in due tempi. Du Francesco non è soddisfatto della prova dei suoi, che confermano la sterilità offensiva ma anche la mancanza di cattiveria agonistica che in effetti manca dalla squillante vittoria sul Chelsea. Roma sempre in ritardo sulle seconde palle, Juve attenta, giudiziosa, nel non offrire ai giallorossi il destro per offendere. Higuain potrebbe chiuderla a inizio ripresa ma spreca calciando alto a un metro da Alisson. Ancora Juve, Higuain è ancora impreciso sotto porta e Alisson fa buona guardia. Nel finale Di Francesco cambia la Roma: dentro Pellegrini, Schick e Under. La Juve sembra paga e sbaglia qualcosa. Chiellini e Sandro innescano una palla velenosa nell’area piccola dove si inserisce con perfetta scelta di tempo Florenzi con palla che centra la traversa. Under ci mette la testa e stavolta a superarsi è il portiere bianconero che ci mette le manone e chiude in angolo. Il finale è all’arma bianca, con la Rma sbilanciatissima e per poco l’altro ex, Miralem Pjanic, non la chiude. Botta mortifera da fuori e traversa piena. Finita? Manco per idea perchè al quarto dei cinque di recupero, Benatia da ultimo uomo lascia campo a Schick con il ceco che arriva a tu per tu con Szczesny che lo ipnotizza al momento della conclusione. Disperazione giallorossa, sospirone di Allegri che ha gradito poco il finale molle dei suoi. Finisce con l’1-0 targato Juve. Già a Bologna si era rivista la vera Juve, stasera lo ha confermato. La fame è ancora tanta e sulla strada del settimo scudetto, quella bianconera è l’armata più pericolosa, tanto bravo Allegri a tenerla sempre viva, magari con qualche muso lungo come Paulo Dybala che si è scaldato per un tempo senza neppure entrare. Ma così è…se vi pare. Tanto Allegri vince lo stesso. Rivince la Juve, con merito e resta incollata al Napoli. Per la Roma la partita verità si trasforma in un boomerang. I giallorossi continuano a non graffiare e neppure segnare. E la vetta adesso è ancora più lontana.