Juve e Inter non si fanno male: allo Stadium finisce 0-0

Massimo Ciccognani

TORINO  Ti aspetti Higuain e Icardi e alla fine la spuntano le difese. Juve e Inter non si fanno male nella sfida tra la pressione nella testa della capolista nerazzurra per mantenere la testa della classifica e la voglia dei campioni bianconeri di tornare a volare altissimi. Un primo tempo non propriamente bello  e una ripresa su ben altri ritmi grazie alla squadra di Allegri, più determinata e incisiva che fino alla fine ha provato a fare breccia nell’accorta retroguardia di Spalletti. Alla Juve di stasera è mancato solo il risultato ma i bianconeri hanno dimostrato di esserci, frenati stavolta da un super Handanovic che ha salvato in tre occasioni la porta nerazzurra. E’ finita così in parità con soddisfazione da parte del Napoli che domani sera, battendo al San Paolo la Fiorentina, può tornare nuovamente in testa. Diciamolo subito, meglio la Juve. L’Inter è apparsa troppo rattrappita, indebolita nelle idee e in un fraseggio che solo nel primo tempo ha avuto la meglio, complice anche una Juve che nella prima parte di gara non ha mai affondato col piglio giusto. Decisamente un’altra Juve quella della ripresa, tosta, capace di schiacciare l’Inter, togliere a tratti il fiato. Ai punti meglio la Juve ma l’Inter supera un altro grande esame e torna a casa con un buon pari. Finisce senza gol ma i bianconeri recriminano per una traversa colpita da Mandzukic a fine primo tempo e un altro paio di occasioni ancora con l’esterno che tanto piace ad Allegri. Allegri insiste sul 4-3-3 visto al San Paolo ma restano fuori Dybala e Douglas Costa con Mandzukic e Cuadrado a sostegno di Higuain. In porta, con Buffon infortunato, tocca a Szczesny. Nell’Inter la novità è Brozovic dal primo minuto, Borja Valero scala in mezzo al fianco di Vecino e a finire in panchina è Gagliardini. Entrambe le squadre pressano alte e al 9′ ecco la prima chance della gara, ma Handanovic si oppone a Mandzukic e sul successivo colpo di testa del croato libera Miranda. I ritmi non sono alti, sia Juve che Inter sono molto attente a non concedere spazi. Mandzikic è l’uomo più pericoloso della Juve anche nella ripresa ma al 6′ non controlla bene a pochi passi dalla porta nerazzurra. Le squadre cominciano ad allungarsi, i bianconeri attaccano con più convinzione e al 15′ Handanovic alza in angolo evitando l’autogol di Perisic sul tentativo di triangolo Cuadrado-Higuain. Ci prova Khedira, deviato in angolo, poi Handanovic si oppone a Asamoah. Un paio di fiammate dell’Inter allentano la pressione dei padroni di casa. Allegri gioca la carta Dybala alla mezz’ora ma la Juve non sfonda e il forcing finale dei bianconeri non porta risultati, il muro interista regge e l’imbattibilità della banda Spalletti prosegue. Ma la Juve c’è. E anche stasera lo ha dimostrato.

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