Massimo Ciccognani
Il 28 agosto, il giorno del sorteggio di Montecarlo, nessuno avrebbe giocato un soldo bucato sulla Roma finita in un girone di ferro con Chelsea e Atletico Madrid. E invece la Roma il miracolo lo ha fatto, è arrivata agli ottavi e persino prima di girone. I giallorossi battono all’Olimpico il Qarabag e grazie al pari di Londra tra Chelsea e Atletico chiudono con gli stessi punti dei londinesi di Conte, ma primi avendo vinto lo scontro diretto. La paura frena la Roma in avvio. Manovra lento, fraseggio troppo prolungato, Qarabag che si chiude a riccio davanti al proprio portiere e poche linee di passaggio. La Roma fatica, la manovra è fin troppo prevedibile. Ci prova Manolas, attento Sehic. La Roma sembra intrappolata dalla èaura di vincere, mentre anche a Londra la partita tra Chelsea e Atletico non decolla. Bisogna attendere il finale di tempo per vedere qualcosa, anche se Dzeko e Manolas si ostacolano a vicenda su una palla volante in area. Poi allo scadere una doppia opportunità per i giallorossi. Ci prova Nainggolan da fuori, SEhic è attento, come non si fa sorprendere dalla ribattuta di Kolarov. E sullo 0-0 si va all’intervallo, stesso risultato a Londra. Per ora ai quarti Chelsea e Roma. Inizia forte la Roma la ripresa e dopo otto minuti. Discesa di Perotti che si accentra e serve una palla d’oro per Dzeko che si gira e conclude, ma ancora una volta ci mette una pezza Sehic che però sulla ribattuta può nulla sul tap in di Perotti. Roma avanti e agli ottavi. Si scalda l’Olimpico due minuti più tardi quando da Londra arriva il vantaggio Atletico firmato da Saul. A questo punto Roma prima, Chelsea secondo. Dzeko sfiora il raddoppio, poi Sehic si supera nello spedire in angolo una rasoiata di Nainggolan. Libera dalla paura la Roma affonda. Qarabag tutto chiuso a protezione della propria area. La Roma la domina in tutto e per tutto e vuole chiuderla anche se la manovra continua ad essere lenta e prevedibile. Fuori El Shaarawy, dentro Gerson a venti dalla fine. La Roma tiene palla, la fa girare. Pari del Chelsea e per ora non cambia nulla. E entrambe sono in testa con 11 punti ma al momento è prima la Roma avendo vinto lo scontro diretto. Ma non è finita. All’Olimpico dentro anche Pellegrini per Perotti, mentre una rasoiata di Kolarov su punizione fa la barba al palo. Esce fuori dal guscio il Qarabag e per poco non sono dolori, centro di Guerrier, testa di Michel, Alisson c’è, ma che brivido all’Olimpico. Ultimi cinque minuti, ci prova ancora Kolarov, Sehic mette in angolo con una prodezza. Troppa sofferenza per una partita che ci si aspettava diversa, ma che la Roma ha giocato con addosso la paura di vincere. Dzeko in controgioco, tre contro due, piazza male il diagonale che si perde sul fondo e con esso la possibilità di chiuderla. Si soffre ancora all’Olimpico, due di recupero. Urla la Sud per accompagnare i giallorossi verso gli ottavi. Fischia il tedesco Stieler, Roma agli ottavi ma ancora quattro dfa giocare a Londra. La Roma si prende l’abbraccio della sua gente in attesa del finale di Londra che arriva: è 1-1 e la Roma è prima dio girone. Qualche mese nessuno, in un girone di fgerro, lo avrebbe detto.