Incredibile al “Ciro Vigorito”: il Benevento ha conquistato il primo storico punto in serie A, pareggiando 2-2 contro il Milan targato Gattuso (all’esordio su una panchina della massima categoria). A siglare il definitivo pareggio, al 49′ della seconda frazione, dopo le reti di Bonaventura (al primo sigillo stagionale), di Puscas e Kalinic, e’ stato il portiere Brignoli di testa. Un gesto tanto splendido quanto inusuale, che ha letteralmente infiammato il “Ciro Vigorito”, alla prima “festa” dopo la promozione dalla B dello scorso anno, al termine del lunch match della quindicesima giornata della serie A. Male la squadra di Gattuso, subentrato a Montella in settimana alla guida dei rossoneri. Comincia a dare frutti invece la cura De Zerbi, che ha ereditato recentemente il posto di Baroni. Cancellati oggi diversi record negativi dei Sanniti, che hanno mostrato buone geometrie, palesando però allo stesso tempo i soliti problemi sia in difesa che in fase realizzativa (non a caso ha segnato il portiere). Di contro il Milan non ha di certo brillato, lasciando intravedere poco, pochissime idee.
Nei padroni di casa, orfani dello squalificato Lucioni e degli indisponibili Iemmello, Ciciretti e Lazaar, Roberto De Zerbi ha puntato dal primo minuto sul modulo 4-3-3, schierando Letizia, Djimsiti, Costa e Di Chiara a protezione di Brignoli; Memushaj, Cataldi e Chibsah lungo la linea mediana; con D’Alessandro, Puscas e Parigini nel tridente offensivo.
Negli ospiti, privi degli infortunati Conti e Calhanoglu, Gennaro Gattuso ha fatto il suo esordio da allenatore nella massima serie scommettendo in avvio sullo schema 3-4-3, inserendo Musacchio, Bonucci e Romagnoli davanti a Gigio Donnarumma; Borini, Kessié, Montolivo e Rodriguez a presidio del centrocampo; con Suso, Kalinic e Bonaventura in zona d’attacco.
Gara decisamente equilibrata fin dalle prime battute. All’11’, su un retropassaggio errato di Letizia, Kalinic si è presentato a tu per tu con Brignoli, bravo a chiudere ogni varco al “non incisivo” attaccante rossonero. Poco dopo la mezzora D’Akessasndro è scappato via sulla destra, crossando alla perfezione e pescando il solissimo Parigini. L’ala del Benevento, però, di testa, da ottima posizione, ha mancato clamorosamente il bersaglio. A sbloccare il risultato ci ha pensato Bonaventura. Al 38′ Kessié ha scodellato da destra e l’ala del Milan ha colpito di testa. Respinta male la sua prima conclusione da Brignoli e Djimsiti, infastiditi regolarmente da Kalinic, lo stesso Bonaventura ha ribadito in rete, sempre di testa.
Vibrante la ripresa, aperta, al 5′, dal momentaneo 1-1: dopo una botta dalla distanza di Letizia e una bella respinta di Donnarumma, Puscas è stato il più lesto di tutti e ha indovinato il tap-in vincente. La gioia del “Vigorito” è durata poco: al 12′ infatti Bonaventura ha crossato in modo impeccabile e Kalinic è tornato al gol con un facile colpo di testa a porta sguarnita. Subito il colpo del 2-1, il Benevento ha risposto bene, attaccando con ordine, anche se in modo praticamente sterile. L’unico che ha impensierito Donnarumma (fino al “sogno” di Brignoli) è stato D’Alessandro, al 25′, con un piattone da dentro l’area non molto angolato, bloccato agilmente dal portiere rossonero. Anche la dubbia e discussa espulsione di Romagnoli (per doppio giallo), giunta a un quarto d’ora dal triplice fischio, non aveva scalfito più di tanto i “diavoli”, bravi a chiudere ogni varco, fino alla “follia” finale. Quando tutto sembrava finito, al 94′, Brignoli si è spinto fino all’area avversaria e di testa, su una punizione dalla sinistra, ha insaccato alle spalle dell’incredulo collega rossonero. Anche questo è il bello del calcio, che ha scritto oggi un’altra “favola”.