Hamsik carica il Napoli: “Vicini allo Juve. Scudetto? Si può fare”

Ritorna il campionato dopo la funesta parentesi azzurra. E ritorna con il Napoli di Sarri al comando. Essere in testa dopo 12 giornate è tanta roba ma la strada è ancora lunga e piena di ostacoli e ogni gara va giocata al massimo. Marek Hamsik e i giocatori del Napoli sono “pronti e carichi per ripartire in campionato – le parole del centrocampista slovacco, a margine dell’evento Con Lete il Campione sei tu’ a Castelvolturno – Incontreremo un avversario molto forte, al di là di quello che dice la classifica. Il Milan ha una rosa di qualità e vorrà dimostrarlo al San Paolo. Noi dovremo dare il massimo e cercare di esprimere il nostro gioco come fatto sinora. Bisogna lottare gara per gara perchè ogni tappa è importante in un campionato molto equilibrato. Anche il Milan è nel novero delle squadre che lottano per il vertice. Basta un filotto di gare e si possono recuperare punti. Ci sono 5-6 squadre racchiuse in pochi punti ed ogni partita potrebbe essere fondamentale”. A Napoli regna la scaramanzia, la parola scudetto è tabù ma “ci crediamo – confessa Hamsik – anche se sappiamo anche che la Juventus è la squadra favorita, perchè ha vinto il titolo negli ultimi 6 anni. Siamo consapevoli comunque di potercela giocare con le nostre forze fino alla fine”. Il record di gol di Maradona è a un passo ma “onestamente ci pensano più gli altri che io. Personalmente sono concentrato su quello che sta facendo la squadra. Per me è importante che vinca la squadra, poi il record prima o poi arriverà. Si sta avvicinando anche Mertens? E io spero che arrivi a tantissimi gol perchè gioca con noi e gli auguro di segnare sin da sabato, magari con un mio assist…”. Hamsik si sofferma poi sul momento del calcio italiano: “Non andare ai Mondiali è una brutta cosa anche per noi della Slovacchia. Il calcio italiano resta sempre uno dei più belli ed importanti del mondo anche se come strutture credo che sia dietro ad altre realtà europee. Ma da una disfatta sportiva può nascere una nuova realtà più forte e sono certo che il calcio italiano possa ricostruire un futuro solido”.

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